Un’affluenza praticamente straordinaria quella degli abitanti e non residenti di Andora esasperati che stamani, 4 gennaio, si sono recati in via Roma per depositare la propria firma in favore di una richiesta di risarcimento a Rivieracqua organizzata da Assoutenti, Comitato Acqua - Cara Bolletta e Comitato Onda Ligure Consumo e Ambiente.
Era stata infatti annunciata sul finire dell’anno scorso e, più nello specifico, il presidente di Assoutenti Furio Truzzi aveva affermato: “Invitiamo tutta la popolazione coinvolta non solo a non pagare le bollette per un servizio che non è stato fornito e che mette in serio pericolo la salute della comunità, ma anche a far pervenire tutte le bollette ricevute da Rivieracqua anche negli anni precedenti, in quanto non è dovuto l'importo per una depurazione mai esistita, per poter quantificare i danni al fine di procedere ad una transazione con Rivieracqua e non escludendo il ricorso a vie legali qualora l’azienda non accolga le richieste di risarcimento".
Tutti in piazza stamattina, quindi, per incontrare i numerosi cittadini che si sono recati ai banchetti in via Roma ad Andora e raccogliere le firme per il risarcimento dei danni subiti.
“Una situazione che va avanti da oltre 4 mesi e che degenera – spiega un cittadino andorese -. Continuano a mettere pezze, ma la situazione non è ancora stata risolta. La rabbia più totale è verso chi non è intervenuto quando doveva”.
“Il nostro compito è quello di tutelare i cittadini sia i non residenti, che sono migliaia preoccupati di non poter gestire la propria vacanza al meglio, sia chi è ad Andora da una vita, ci è nato e ha attività economiche – spiega Truzzi di Assoutenti -. Entrambi sono danneggiati da questa crisi idrica, dall’acqua salata: gli uni non possono godere della loro casa e hanno impianti rotti, gli altri hanno attività economiche in alcuni casi allo stremo. Il primo problema è essere d’accordo tutti insieme per individuare una strada ed essere risarciti dei danni che si sono subiti, la seconda cosa è come gestire l’emergenza per traguardare una Pasqua un po’ più tranquilla di questo bailamme che sta avvenendo. Il nostro intendimento è massima collaborazione con le istituzioni, a partire dal Comune, per trovare una soluzione ad un problema che rischia di deflagrare ancora più forte se non si risolve quando arriverà Pasqua”.
In attesa dell'incontro tecnico che si terrà domani, 5 gennaio, Truzzi commenta: “Ringrazio il sindaco che ha accolto la nostra richiesta di incontro, peraltro tempestivamente addirittura anticipando a prima dell’Epifania, quindi vuol dire che ha capito l’urgenza e l’importanza del nostro messaggio – prosegue -. Il Comune per noi è parte lesa, di conseguenza confidiamo di trovare appoggio e supporto alle nostre richieste che sono chiare e trasparenti come l’acqua che vorremmo che venisse ad Andora”.
Il bilancio delle prime ore di raccolta firme? “Oserei dire entusiasmante e preoccupante: entusiasmante perché non ho mai visto una partecipazione spontanea così elevata di persone, di cittadini, a portare il loro contributo alla petizione ma anche a segnalare - con la loro scheda danni - i danni che hanno subito. Preoccupante – conclude il presidente Assoutenti - perché vuol dire che il problema è ben presente e purtroppo la soluzione non è ancora dietro l’angolo”.
Due le tipologie di azioni che il Comitato Onda Ligure Consumo e Ambiente sta portando avanti attraverso il lavoro dell’avvocato Giulio Muzio, che ai microfoni di Savonanews afferma: “Una è stragiudiziale e una probabilmente giudiziale. La prima è incentrata sul fatto di ottenere un indennizzo senza andare in tribunale, la seconda è quella di ottenere un risarcimento del danno, un indennizzo per l’acqua salata e per la mancata depurazione dei reflui, mettendo in campo una lettera e dopodiché una causa. Si tratta di una lettera di richiesta di risarcimento danni molto semplice, il comune cittadino può aderire all’associazione con la tessera associativa e poi non ci sono ulteriori spese”.
Assoutenti e i Comitati sono in via Roma anche nel pomeriggio dalle 15 alle 18 e informano che “chiunque fosse impossibilitato a partecipare all’iniziativa potrà far comunque pervenire loro le bollette all'indirizzo email Ondaligure.ca@gmail.com oppure potrà consegnarle manualmente presso Optocentro in Via Doria 15 ad Andora”.
E proprio ieri Rivieracqua ha annunciato che, a causa di una perdita dell’acquedotto Roja 1 a Diano Marina, “si rendono necessari interventi urgenti di riparazione sulla tubazione presente in comune di Diano Marina in Via Torino all’altezza del civico 40”. Nella medesima nota, Rivieracqua annuncia che i lavori, iniziati alle ore 9.00, si protrarranno per l’intera giornata con conseguenti probabili disservizi (cali di pressione e transitorie interruzioni nell’erogazione dell’acqua) nel servizio idropotabile nei Comuni di Imperia, Diano Marina, Diano San Pietro, Cervo, San Bartolomeo al mare ed Andora.
“Ancora una volta Rivieracqua - afferma il presidente di Assoutenti Truzzi - sta causando non pochi disagi alla popolazione. La cittadinanza è stufa: questi disservizi devono essere indennizzati agli utenti!”.
Così come già fatto per gli andoresi, dunque, Assoutenti si schiera al fianco dei dianesi: "Invitiamo i cittadini interessati - conclude Truzzi - a rivolgersi alla nostra sede di Imperia in Via De Magny 7 (telefono 0183 086623 / email: imperia@assoutenti.liguria.it) oppure a scriverci alla mail Ondaligure.ca@gmail.com”.