Attualità - 31 dicembre 2022, 12:46

Elisoccorso, l'Usb:"La politica ligure divora il servizio pubblico e privatizza il diritto alla salute"

"Nonostante vi sia un Corpo dello Stato come quello dei vigili del fuoco che ha tra le sue peculiarità e compiti istituzionali il soccorso", dichiara il sindacato unitario di base

Elisoccorso, l'Usb:"La politica ligure divora il servizio pubblico e privatizza il diritto alla salute"

Carissimi cittadini liguri, sono passati ormai 10 anni da quando USB segnalava i primi avvenimenti che avrebbero permesso la totale privatizzazione del servizio di elisoccorso nella nostra Regione, l’ultima ad avere avuto la fortuna di godere di un servizio in grado di operare a 360° sia in mare che in terra mettendo in campo tutte quelle sinergie che solo un servizio pubblico è in grado di offrire quando è ben gestito.

Un servizio svolto dai VVF tramite un accordo ormai ultra trentennale con la Sanità (Regione Liguria), che ha permesso un risparmio di soldi pubblici di milioni di euro. Eh già, perché è proprio il Dio Denaro che ha reso appetibile la privatizzazione del servizio. Dal 2019 con un contratto 7+2 (anni) per un valore di oltre 33 milioni di euro, stipulato con la società privata Airgreen, la Regione Liguria spende circa 3,5 milioni di euro annui per un servizio che deve erogare di base 400 ore di volo annue ma largamente superate. E’ di questi giorni la notizia che a breve verrà istituita una terza base di elisoccorso a Sarzana sempre utilizzando il soggetto privato Airgreen, non sapendo ancora quanto questo inciderà sulle casse della sanità ligure. La prima domanda che dovrebbero porsi la politica ed i cittadini: “ …ma quanto costa ogni ora extra oltre le 400 previste da contratto? “ Noi come USB ci siamo posti molte domande e continuiamo a non comprendere le motivazioni. Sono anni che in Italia questa società viene nominata in numerose indagini della Procura e della Guardia di Finanza e nonostante una condannata dalla AGCOM al pagamento di sanzioni milionarie (con ricorso tutt’ora in atto) si continua ad applicare il medesimo “schema”, come si pronunciò il Dott. Grattieri nella conclusione di una difficile inchiesta nell’affidamento del servizio di elisoccorso in Calabria. Eppure nessuna procura, se non quella calabrese sembra interessata a fare chiarimenti e come mai la politica che amministra soldi pubblici ha scarso interesse nell’affrontare con serietà tale problematica?

Nonostante vi sia un Corpo dello Stato come quello dei VVF che ha tra le sue peculiarità e compiti istituzionali il soccorso alla popolazione in toto, dotato di una flotta aerea di mezzi aerei di ultima generazione, predisposti con kit sanitari e di tutte le apparecchiature necessarie (più di 70 elicotteri), vengono di fatto estromessi dallo svolgere questa attività. Ma altre domande ci sentiamo in obbligo di porci, ad esempio come viene utilizzato il servizio di elisoccorso in Liguria? Esiste un protocollo di attivazione che garantisca l’ottimo equilibrio tra costi e benefici? Oppure viene utilizzato semplicemente per trasportare pazienti per esigenze di reparti od ospedali in crisi di personale e professionalità? Concludiamo denunciando che il potenziamento esponenziale di questo servizio, andrà ulteriormente a colpire un sistema sanitario al collasso, in cui la medicina territoriale arretra e i costi lievitano a scapito di noi cittadini con sempre meno servizi e maggiori costi!!

Redazione

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