Lavori fermi al 15% dell’opera mentre dovrebbero essere al 70%, due sole maestranze presenti in cantiere e una fine lavori che sembra sempre più un’incognita. Su questi elementi si basa la risoluzione del rapporto tra il Comune di Sanremo e la ditta che stava svolgendo i lavori per la costruzione del Palasport che la città attende da 30 anni. Un ritardo che rischia di compromettere una delle opere cardine dell’amministrazione Biancheri-bis e che ora inevitabilmente dovrà riprendere nel più breve tempo possibile per evitare lungaggini.
Il caso è finito all’attenzione del consiglio comunale grazie all’interpellanza presentata dal consigliere Andrea Artioli alla quale ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Donzella: “È stato richiesto alla società di aumentare le maestranze e un riallineamento con il cronoprogramma e tutto questo non è stato fatto. Così il 19 dicembre gli uffici, il direttore lavori e il RUP hanno verificato lo stato di consistenza ed è stato risolto il rapporto con la società esecutrice”.
“Non è stato risolto il rapporto con l’ATI (Associazione Temporanea di Impresa, ndr) - ha aggiunto Donzella - nell’accordo c’è l’obbligo da parte della banca Iccrea di individuare un’impresa sostitutiva per inadempimento a seguito dei gravi ritardi. È importante che si vada all’esecuzione dei lavori e che si arrivi al compimento dell’opera garantendo all’amministrazione comunale sino a quando l’opera non sarà completata, verificata e collaudata e inizierà il piano economico finanziario con il pagamento delle rate”.