"Come da indicazioni della Conferenza Intergovernativa Italia-Francia (CIG) tenutasi il 6 settembre 2022, è in corso uno studio, commissionato da Anas all’impresa Edilmaco, relativamente al potenziale rischio di caduta valanghe, anche nel contesto dell’evoluzione del fenomeno in seguito ai cambiamenti climatici. Tale studio, una volta completato, sarà analizzato nel corso di una prossima CIG, a valle della quale saranno definite le eventuali opere da eseguire.
Interviene in questo modo l'Anas, dopo la notizia pubblicata oggi sul nostro giornale (QUI) relativa ad uno studio geologico che evidenzia un rischio concreto di caduta valanghe sull'imbocco del tunnel lato Francia e sul futuro ponte sul Rio della Ca, con possibili gravi conseguenze per la salvaguardia delle opere e per la sicurezza degli utenti.
Occorre sottolineare che al fine di fare fronte a tale evenienza e come indicato sempre dalla CIG tenutasi il 6 settembre 2022, è già stata prevista la somma di circa 6 milioni di euro nelle somme a disposizione del quadro economico della commessa. Pertanto, nel caso si rendesse necessario eseguire tali opere, si conferma che le somme sono già state previste nell’ambito dell’attuale quadro economico e non si renderanno necessari finanziamenti aggiuntivi".
Lo studio è stato realizzato dal geologo Andrea Valente Arnaldi, che ha confermato la presenza di un rischio concreto, calcolato sulla base di simulazioni e modellazioni al computer, che hanno evidenziato l'alto rischio presente sul lato francese, da contrastare con la realizzazione di "sette chilometri di filari di reti di protezione modulari, da ubicare nelle zone di distacco, per contenere il fenomeno sul nascere".