Attualità - 24 dicembre 2022, 17:59

Una notte con l'unità di strada della Croce Rossa: l'aiuto degli 'angeli' ai senzatetto di Sanremo e Taggia (Foto e Video)

Anche quest’anno abbiamo voluto essere vicini, almeno per una notte, ai volontari della Cri sanremese che, non solo a ridosso del Natale ma per tutto l’anno sono attenti a chi non ha nulla e li aiuta con mezzi di sostentamento.

Una notte con l'unità di strada della Croce Rossa: l'aiuto degli 'angeli' ai senzatetto di Sanremo e Taggia (Foto e Video)

Anche quest'anno abbiamo trascorsi una sera con gli ‘Angeli della notte’, quella ‘Unità di strada’ della Croce Rossa che, spesso invisibile agli occhi della comunità, aiuta però tanti ‘invisibili’ che vivono ai confini della società tra stenti, freddo e solitudine.

Anche quest’anno abbiamo voluto essere vicini, almeno per una notte, agli angeli della Cri sanremese che, non solo a ridosso del Natale ma per tutto l’anno sono attenti a chi non ha nulla e li aiuta con mezzi di sostentamento. Da ottobre, infatti, almeno due volte la settimana le squadre organizzate dalla Croce Rossa escono la sera andando a scovare i senzatetto che cercano non solo un modo per non soffrire il freddo ma anche quel calore umano che manca a chi è solo.

Quest’anno c’è una notizia buona associata a una decisamente meno positiva. Gli ‘invisibili’ sono molti meno. Il Covid se ne è portati via tanti negli ultimi due anni mentre alcuni hanno accettato l’aiuto delle associazioni presenti nella zona, trovando un luogo dove vivere e, in taluni casi anche un percorso di reinserimento nella società.

Ne abbiamo parlato con Lorena Grossi, una delle volontarie della Croce Rossa che, insieme a tanti colleghi, si adopera nelle fredde sere invernali per dare un aiuto a chi ha bisogno: “Purtroppo il Covid ha portato via tanta gente e ora troviamo, in particolare gente di passaggio e migranti che cercano una via di fuga al confine. Diamo una mano alle persone che non hanno nulla”. Un lavoro, il vostro, iniziato già a ottobre: “Lo sospendiamo in estate ma con il freddo chi vive all’addiaccio ha bisogno di rifocillarsi, di coperte e di altri generi di prima necessità”. Quest’anno a Sanremo la stazione ferroviaria ha i locali sigillati: “Gli ‘invisibili’ ora si sono sparpagliati tra la città dei fiori e la stazione di Taggia, in ricoveri di fortuna. Li troviamo e, dopo aver capito dove sono, nelle sere in cui ci muoviamo ci aspettano”. Quali sono le cose che vi dicono principalmente le persone che aiutate? “Ci parlano delle loro famiglie e del loro passato, di quanto hanno perso. Non hanno sogni e per loro il futuro non c’è ma solo il presente”.

Sono le 19.30 quando ci muoviamo con due mezzi dell’Unità di Strada e ci avviamo alla ricerca dei senzatetto. Il primo stop è però per un uomo che vive solo in un appartamento popolare e che non ha nulla. Ha chiesto un aiuto alla Croce Rossa che gli ha portato un pacco colmo di generi alimentari. Scende al portone con un sorriso a 32 denti perché l’aiuto che per molti potrebbe sembrare inutile, per lui è molto importante. Saluta e ringrazia mentre noi ci avviamo verso la nostra prima tappa con gli invisibili.

Arriviamo a Taggia, nella zona della Levà a pochi metri dall’ex caserme Revelli. In una zona semi abbandonata che l’anno scorso ospitava un solo senzatetto, ora ne vede quattro. Vivono su tre camper probabilmente abbandonati e da loro occupati. Senza luce, acqua e riscaldamento cercano di andare avanti. Quando arriviamo ci sono 5 gradi e attendono qualcosa di caldo dagli ‘angeli della notte’. Un bicchiere di the ma anche coperte per scaldarsi e qualcosa da mangiare per la sera e per i giorni a venire. C’è anche un panettone per tutti, in modo da non far dimenticare che è anche Natale.

Sono tre stranieri e un italiano. Due vivono sullo stesso camper e uno di loro cammina con la stampella. Arrivano anche latte e biscotti per poter sopravvivere. Si, questo fanno, sopravvivono e si dichiarano anche fortunati perché hanno i camper dove dormire. Ma il freddo è pungente e chissà nella notte quanto calerà ancora la temperatura.

Nadia Pancaldo, altra volontaria della Croce Rossa, ci spiega la loro situazione: “Non dimenticheremo mai l’episodio della donna morta nell’incendio del camper ad Arma di Taggia. Era una nostra assistita e l’aiutavamo insieme al cagnolino. Portiamo a chi vive in strada non solo alimentari ma anche generi che raccogliamo nei supermercati per la pulizia personale. E quest’anno portiamo anche qualche crocchetta per i cani che tengono compagnia ai senzatetto”.

Anche per loro non solo aiuti tangibili ma anche un sorriso e una parola, perché cercano anche quello. Ma gli ‘angeli’ devono andare perché ci sono altri invisibili che aspettano. Andiamo alla vicina stazione e un senzatetto straniero ci aspetta: “Grazie, grazie e buon Natale a tutti”. Ci accoglie così chiedendo un po’ di cibo e qualche coperta. “Venite con me al binario 3 – aggiunge – perché c’è un’altra persona che ha bisogno”.

L’unità di strada non si fa pregare e Ahmed ci accompagna. In una pensilina chiusa c’è un uomo di origini campane che è arrivato da poco. Si chiama Ciro e ci racconta: “Sono qui perché vorrei cercare una casa per vivere, sono pensionato e non ho nessuno”. Anche per lui c’è una coperta calda, del the e generi alimentari. Non manca un panettone. Ciro ci sorride, vuole ringraziare tutti stringendo loro la mano. Un momento di felicità in una vita grama. Stanotte Ciro e Ahmed dormiranno nella pensilina, dove fa sicuramente meno freddo che fuori. Ma chissà domani dove andranno.

E’ il momento di tornare a Sanremo: facciamo un giro alla stazione, nonostante i vari anfratti dello scalo siano stati sigillati, per vedere se c’è qualche senzatetto, ma troviamo solo viaggiatori che rientrano in città. Allora decidiamo di andare in corso Garibaldi. Lì, su una panchina al freddo c’è Paolo, clochard tedesco che da tempo è a Sanremo. Vive con la sua cagnolona nera vicina. Gli ‘angeli’ lo conoscono e scambiano qualche parola con lui: “No, non ho bisogno di coperte – dice Paolo – ma solo di qualcosa da mangiare”. Anche per il cane c’è una razione di crocchette e lei fa le feste a tutti. Poi torna a dormire in una cuccia di fortuna vicino a Paolo. Anche qui la notte sarà lunga e fredda.

Prima di rientrare alla base l’unità di strada fa un controllo in corso Imperatrice e sul lungomare Vittorio Emanuele, dove spesso gli ‘invisibili’ si nascondono alla vista della città. Ma non c’è nessuno e torniamo indietro. Anche quest’anno, a ridosso del Natale una serata con la Croce Rossa per capire da vicino e portare nelle vostre case, la sofferenza di chi, anche quest’anno passera un Natale diverso dal nostro. Senza affetti, senza il cenone o il panettone e lo spumante. Ma con gli ‘angeli’, almeno nelle sere in cui passano ad aiutarli, sentono un po’ di calore umano.

Carlo Alessi

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