I cantieri e le modifiche alla viabilità a Imperia creano disagi ai tassisti ma non solo. Il traffico è infatti costantemente bloccato. “Stiamo perdendo, oltre a un grande lavoro, soprattutto un guadagno perché non troviamo più clienti. I tempi di percorrenza si sono allungati e la gente così si stressa, non aspetta o si dispera perché deve chiamare un taxi venti volte visto che non arriva mai a causa della coda. Alla fine l’utenza decide di spostarsi in altra maniera, preferendo lunghi tragitti a piedi alle infinite code, di conseguenza facciamo meno corse” – fa sapere Giuseppe Baronti, presidente territoriale dei tassisti di CNA Imperia, riferendosi alla situazione che si sta vivendo nella città di Imperia.
I tassisti lamentano il fatto di non essere stati preventivamente coinvolti per lo studio delle modifiche alla viabilità. “Fanno quello che vogliono con la viabilità arrivando a questo punto: hanno paralizzato la città con la chiusura dei due argini senza dare alternative al servizio pubblico e lasciando la gente in balia di una città bloccata” – aggiunge Baronti – “E’ un problema che riguarda non solo i taxi e chi opera direttamente con i mezzi pubblici di linea, ma anche tutti gli artigiani, come elettricisti, idraulici o i corrieri, che quotidianamente si devono spostare lungo il territorio per lavorare. L’amministrazione Scajola evidentemente non vive la quotidianità della città”.
I tassisti sono sempre stati disponibili a collaborare e a confrontarsi con il Comune per cercare soluzioni a vantaggio sia dei lavoratori sia dei clienti. “In passato per alcune tratte fisse avevamo anche concordato tariffe flat al ribasso per incentivare l’utilizzo dei taxi ma oggi, alla luce dell’attuale situazione, sono insostenibili. Ci hanno spostato il parcheggio da piazza Dante. Abbiamo creato il numero unico, uscito da un’idea dell’amministrazione precedente, che l'attuale amministrazione ha cavalcato rendendolo però sempre meno efficiente e soprattutto poco appetibile alla clientela. Non riescono a dare un’organizzazione perché pensano solo a rilasciare la licenza a parole. Il sindaco vuole mettere più licenze senza capire che prima ci vuole l’esecuzione di un servizio e poi dopo si possono mettere più licenze se servono” – sottolinea – “Siamo davvero in difficoltà e noi, a differenza del trasporto pubblico, non abbiamo sovvenzioni statali. I sacrifici alla fine li fanno sempre gli stessi”.