Incontro di fine anno del Sindaco di San Bartolomeo Valerio Urso con i media, per tracciare un bilancio del 2022, guardando al 2023 e lanciando uno sguardo al 2024, quando cesserà il suo mandato e i cittadini del piccolo ma vivace centro del Golfo dianese torneranno alle urne.
“E’ stato un anno della ripartenza anche per noi – ha detto il primo cittadino – nel quale per la prima volta ci arrivano vere risorse economiche per la collettività e per quelle grandi sfide del futuro, per le quali vogliamo essere pronti”. E il 2023? “Sarà un anno che ci vedrà impegnati, insieme alle altre amministrazioni, su tematiche ridondanti come il collettamento delle acque nel golfo dianese che ci creano problemi nei momenti di maggiore afflusso turistico. C’è anche il problema dei rifiuti, su cui lavorare con Provincia e Regione. San Bartolomeo si vuol fare trovare pronta per le situazioni di rigenerazione urbana, in modo da renderla sempre più moderna e efficiente per il turismo. Ma anche per una eventuale candidatura nel 2024, dimostrando che siamo una cittadina attiva e funzionale e che il testimone che raccoglierà la guida della cittadina possa avere un buon lavoro da portare avanti”.
C’è un po’ di preoccupazione per l’Ato Idrico, a che dopo la notizia relativa al Commissario Checcucci: “Ho appreso la notizia questa mattina – risponde Urso – e questo mi preoccupo ulteriormente. Sicuramente, dopo l’arrivo della dottoressa Checcucci, c’è stata nuova dinamicità sul raddoppio della tubazione verso il dianese e, quindi, siamo preoccupati per i finanziamenti fermi nei Ministeri con la mancanza di una firma che potrebbe sbloccare 28 milioni di euro. Speriamo che quanto saputo stamane non sia un ulteriore freno. Sarà mia cura chiedere informazioni in merito per capire se anche quest’estate saremo in una nuova crisi idrica”.
C’è anche il problema rifiuti e il timore di tornare indietro: “Sembrava una vittoria quella di disegnare un ambito con 12 comuni e il via al servizio con l’apporto di tutti quanti. Noi abbiamo iniziato per primi e il 10 gennaio festeggeremo il primo anno. Ero moderatamente soddisfatto e, invece, oggi ci chiedono di tornare indietro facendo assomigliare il progetto a quelli più vecchi. Ho il timore che un appalto gestito con oltre 30 comuni possa essere decisamente più critico. Ho testimoniato i miei dubbi e perplessità alla Provincia”.
In chiave turistica ed economica Urso ha confermato: "Pensiamo di introdurre, finita l’emergenza Covid la tassa di soggiorno. Una sottolineatura che riguarda il reperimento dei fondi del Pnrr, non possiamo permetterci di allestire strutture dedicate”.
Per quanto riguarda la Ciclabile: "Il timore è quello che rimanga una striscia senza la possibilità da parte nostra di realizzare il contorno. Pochi giorni fa abbiamo firmato un accordo di programma per il nastro ciclabile e pedonale. Saremo impegnati in tutte quelle opere di completamento, che, appunto, mi preoccupano e che il Comune, in una buona programmazione dovrà reperire per completare tutte le zone in fregio alla Ciclovia. Sarà una sfida importante”.