Regione Liguria si impegna a prevedere disposizioni specifiche atte a garantire che oltre ai cani guida per non vedenti e ipovedenti, tutti i cani che svolgono un ruolo di assistenza alle persone con disabilità siano in possesso di un apposito riconoscimento, acquisito a seguito di un percorso educativo e di addestramento svolto secondo le modalità indicate dalle linee guida. I cani d’assistenza saranno, quindi, analogamente equiparati ai cani guida per i non vedenti e ipovedenti. Nella categoria rientrano tutti i cani che assistono persone con disabilità fisiche, cognitive o mentali, svolgendo alcune funzioni che l’individuo con disabilità non può eseguire autonomamente.
E’ possibile individuare una seconda sottocategoria dei cani d’assistenza e, cioè, quella dei cani di assistenza preventiva o 'cani d’allerta medica': cani, cioè, in grado di segnalare una crisi medica imminente e, in caso di necessità, avvisare altre persone e ricercare aiuto, a titolo esemplificativo, per soggetti affetti da diabete o altre malattie metaboliche, epilessia, persone soggette a svenimenti improvvisi e perdita di conoscenza quale Sindrome da Tachicardia Ortostatica Posturale POTS o, ancora, gravi allergie e/o intolleranze alimentari.
Viene prevista, conseguentemente, la gratuità del trasporto sui mezzi di trasporto pubblico locale nonché libero accesso ai luoghi aperti al pubblico quali esercizi commerciali o stabilimenti balneari della Regione. Viene, inoltre, stabilita l’irrogazione di sanzioni ai trasgressori di tali disposizioni.
“Si tratta di un importante riconoscimento – spiega l’assessore alla tutela degli animali d’affezione Simona Ferro - per tutti i cani che svolgono un ruolo fondamentale nella vita di persone con fragilità fisiche o cognitive e che ora, essendo equiparati ai cani per non vedenti, possono usufruire di una serie di agevolazioni, utili anche a svolgere al meglio il proprio ‘lavoro’ di assistenti. Regione Liguria riconosce ancora una volta il ruolo importante della pet therapy e dell’assistenza ai malati che in questi anni si è dimostrata molto utile su bambini, anziani, persone con disabilità, in disagio o marginalità sociale”.