Attualità - 28 novembre 2022, 13:20

Zonta Club Ventimiglia-Bordighera, Maison Daphnè e carcere di Sanremo creano "Il foulard del rispetto” (Foto e video)

Venerdì andrà in scena la conferenza "Il rispetto dopo la violenza"

Zonta Club Ventimiglia-Bordighera, Maison Daphnè e carcere di Sanremo creano "Il foulard del rispetto”  (Foto e video)

In occasione del mese dedicato a contrastare la violenza contro le donne, lo Zonta Club Ventimiglia-Bordighera, la Maison Daphnè e la casa circondariale di Sanremo hanno realizzato "Il Foulard del Rispetto” mentre lo Zonta Ventimiglia-Bordighera, con il patrocinio del Comune di Ventimiglia e la Regione Liguria, proporrà la conferenza "Il rispetto dopo la violenza" in programma venerdì nella sala polifunzionale San Francesco, in via Garibaldi 35, nel centro storico della città di confine.

 

"Il foulard del rispetto” è stato ideato dallo Zonta Club Ventimiglia-Bordighera e dalla psicoterapeuta e criminologa Patrizia Sciolla, ex presidente del club, e poi costruito con la Maison Daphné e i sex offender che si sono occupati del vero lavoro. “Lo Zonta Club Ventimiglia-Bordighera, la Maison Daphné e la casa circondariale di Sanremo desiderano mantenere un'attenzione costante alla realtà vissuta dalle donne, di ogni etnia, età e religione, partendo dalla radice del problema, conoscere il maltrattante e ciò che lo circonda tra le mura dei reati. L'iniziativa si pone l'obiettivo di stimolare la creatività degli uomini e metterli in gioco in un lavoro prettamente femminile. Inoltre è l'occasione per parlare del rispetto in tutte le sue forme. Un modo concreto per riflettere sulle proprie radici e naturalmente sul tema centrale del progetto ‘il rispetto’ molto importante perché permetterà loro di ‘ricucire’ anche alcune ferite del proprio passato. Grande prestigio ci è stato poi donato dall'agenzia Design072 che ci ha fornito il packaging tutto ecosostenibile ricavandolo dagli scarti della produzione agroindustriale delle ciliegie che è stato il tema del foulard. Ringraziamo l'esperienza di design 072 che dal food al lusso, mette in gioco un'esperienza pluriennale nel campo del graphic design- dicono la psicoterapeuta e criminologa Patrizia Sciolla e Barbara Borsotto, direttrice della Maison Daphné, durante la presentazione, avvenuta in mattinata presso la sala XXV Aprile del comune di Ventimiglia, de "Il Foulard del Rispetto”, un'iniziativa di Zonta Club Ventimiglia-Bordighera, Maison Daphnè di Sanremo e Casa Circondariale

L'insegnamento dell'orlatura è stato seguito da Barbara e Monica Borsotto, designer e direttrici della maison sanremese, azienda di famiglia etica e responsabile che, oltre a preservare un mestiere di tradizione, offre opportunità lavorative per trasmettere i valori dell'artigianato d'eccellenza. "Il foulard è di seta ed è stato realizzato dai detenuti, che hanno riempito il loro tempo. Il progetto ha infatti l'intenzione di stimolare le persone detenute a sperimentarsi in un'attività dove hanno impiegato abilità che probabilmente non sapevano di avere e che ha permesso loro di conoscere e di partecipare al processo produttivo di un'azienda che opera nell'ambito dell'artigianato di qualità. L'insegnamento dell'orlatura, passaggio decisivo nella realizzazione del foulard, è stato seguito in modo scrupoloso da me e da mia sorella Monica" - fa sapere Borsotto - "Attraverso l'espressione creativa del disegno e della scrittura su temi come sostenibilità, rinascita, consapevolezza del futuro, libertà e amore per sé e per gli altri, i partecipanti si sono potuti mettere in gioco e gli elaborati realizzati sono stati tradotti dalla Maison Daphné in un foulard che è diventato il simbolo del progetto per condividere i frutti del lavoro con la comunità esterna. Quindi con un semplice accessorio ma un prodotto frutto di un percorso importante di responsabilità sociale anche attraverso la sfida del lavoro manuale del cucito, spesso considerato prettamente femminile ma che, metaforicamente, può anche essere visto come una ricucitura degli strappi generati nel rapporto con sé stessi e con l'esterno. Un obiettivo importante che hanno raggiunto guidati dal funzionario giuridico pedagogico di riferimento della casa circondariale di Sanremo. Mi è piaciuto dare un supporto per fare una formazione. E' stato anche un lavoro di artigianato. E' un piccolo seme che si può poi portare avanti".

“Il progetto del foulard aveva due obiettivi: il rispetto delle donne e dell’ambiente” - aggiunge Sciolla - “Le donne ritornano con i loro carnefici e quindi l’esempio che darà l’uomo è sempre lo stesso, inoltre all’interno del carcere l’uomo si confronta con altri criminali e perciò perfeziona la sua arte e così il recupero psicologico diventa quasi impossibile, per questo motivo ho pensato di fare qualcosa che fosse pratico proponendo ai detenuti di realizzare dei disegni che rispecchiassero per loro il rispetto della donna. Dai vari disegni abbiamo tirato fuori la ciliegia. Visto che i reati vengono commessi all’interno delle mura domestiche, e ciò vuol dire che si creano dinamiche all’interno della coppia sempre simili, con la ciliegia desideriamo indicare che il partner deve essere solo la ciliegina sulla torta: la donna non deve dipendere dall’uomo. L'idea della scelta delle ciliegie è stata decisa proprio perché, oltre all'aspetto ambientale, contiene un significato di come dovremmo essere in coppia. Con questa metafora vorremmo portare le persone ad investire nella propria personalità, come se creassimo la nostra torta. Solo a quel punto il partner potrà essere la ciliegina che andrà a migliorare qualcosa che è già buono di per sé. Se imparassimo a vedere il rapporto di coppia in questo modo è evidente che sceglieremmo sempre delle buone ciliegie e ci abitueremmo a mantenere la nostra individualità“.

“Venerdì racconterò cosa significa essere sex offender e del profilo psicologico” - anticipa Sciolla riferendosi alla conferenza "Il rispetto dopo la violenza" - “La conferenza sarà presentata dalle presidenti dello Zonta club Ventimiglia-Bordighera, Gabriella Bodino e Gabriella Blancardi, e parleranno anche la dottoressa Espugnato, medico generico, che farà una delucidazione della difficoltà di scoprire e scorgere la violenza in un ambulatorio medico, e il giudice Luppi, che porterà la sua esperienza nel tribunale di Imperia. In seguito verrà presentato tutto il lavoro svolto durante la realizzazione del foulard del rispetto insieme alla dottoressa Marre, direttrice della casa circondariale, alla dottoressa Gatto, educatrice responsabile del progetto, alle dottoresse Borsotto, direttrici della Maison Daphné, e al dottor Basaglia, Ceo Designe072 gruppo Shibumy creatività e packaging ecosostenibile“.

 

Elisa Colli

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU