Un anno e cinque mesi, poco più di 500 giorni, all’incirca 12.500 ore. Che sembri poco o meno, il tempo che ci separa dalle prossime elezioni amministrative di Sanremo scorre e gli schieramenti stanno iniziando a radunare le truppe in attesa del via vero e proprio alla campagna elettorale, quando le prime carte inizieranno a essere girate. Per il momento si lavora sotto traccia e, quindi, ci si affida a segnali, voci, indiscrezioni, e anche pranzi e cene giocano la loro parte.
Nelle ultime ore i ristoranti di Sanremo hanno ospitato due appuntamenti che potrebbero smuovere i primi segnali all’interno della coalizione Biancheri, quel progetto centrista capace di radunare le anime più differenti e di portarle al governo della città per otto anni, con l’obiettivo di arrivare a dieci senza particolari rivoluzioni.
Nell’ormai lungo viaggio di ‘Sanremo al Centro’ non sono mancati gli scossoni. Uno, forse il principale, porta il nome di Alessandro Sindoni, vice sindaco e assessore al turismo, uomo di punta dimissionario dopo la delicata vicenda giudiziaria scaturita dal diverbio con un giornalista locale e che dovrebbe a breve arrivare alla parola ‘fine’. Sui social è comparsa una foto che, proprio per la sua palese pubblicazione, non ha avuto la benché minima intenzione di rimanere segreta. A pranzo con Sindoni al tavolo del ristorante ‘Marinella’ ci sono l’assessore al Demanio Mauro Menozzi e i consiglieri comunali Simona Moraglia, Ester Moscato e Paolo Masselli. E via di sorrisi smaglianti e occhi rivolti all’obiettivo.
Per Sindoni è la seconda ‘mossa’ nel giro di qualche giorno dopo la sua comparsa in Comune la sera dell’ultima seduta del consiglio comunale. Due manovre che non possono essere ignorate e, soprattutto, non possono che essere segnali di un lento ma incessante riavvicinamento in ottica primavera 2024.
Dall’altra parte del ‘tavolo’ siede il Partito Democratico, alleato di Alberto Biancheri sin dal 2014 quando, però, l’area ‘dem’ era cavallo vincente sulla scia dei risultati nazionali. Le mosse in casa Pd in vista delle amministrative sono ancora nel campo delle sole ipotesi tra chi immagina una nuova alleanza centrista e chi, invece, pensa a una corsa solitaria o condivisa con il mondo della sinistra matuziana.
E, anche in questo caso, le pedine si muovono a tavola. Cambia lo scenario e l’orario, siamo in piazza Bresca e siamo a cena. Tra la sonnacchiosa ‘movida’ novembrina si siedono a un tavolo il segretario provinciale Christian Quesada, il segretario cittadino Maurizio Caridi e Dario Biamonti.
Siamo solamente all’antipasto di un lungo banchetto destinato a durare per tutti i 17 mesi che ci porteranno alle urne. E, alla fine, l’ammazzacaffè rimarrà nelle sole mani di chi avrà saputo aggiungere quel posto a tavola che conta davvero.