“Contestiamo nel modo più categorico l'ipotesi che tutto il reparto natalità e pediatria di Imperia possa essere spostato al Borea di Sanremo”. A dirlo è la referente per la stampa di ‘Imperia Rinasce’ Alice Biondi che continua: “Se non sono bastate le 20.000 firme raccolte in un recente passato siamo disposti a raccoglierne altrettante se non di più, e poco importa se L'ASL 1 ha investito 2.5 milioni di euro a Sanremo; ha fatto male, anzi malissimo, perché ha agito in silenzio, tra un cambio di direttore generale e l'altro, con un presidente regionale che, impegnato più a far politica che amministrazione, solo pochi giorni fa, si è deciso a cedere la delega della sanità ligure all'Assessore Gratarola che non pensiamo sia neppure ancora venuto a rendersi conto di persona delle realtà della nostra provincia. A questo proposito il silenzio del Presidente Scajola la dice lunga sui 'maneggi' che devono essere intercorsi tra regione e provincia, per arrivare ad una soluzione negativa di tale portata. Come mai il Sindaco Presidente si guarda bene da intervenire in questa spinosa questione che condannerà Imperia a non avere più nascite, ma solo decessi?
Per non parlare del silenzio in merito dei vari assessori regionali che rappresentano questa provincia e di cui dovrebbero farne gli interessi. Ci rendiamo conto che, se non ci fosse un ripensamento la frase ‘nato/a a Imperia’, verrà cancellata dal nostro vocabolario? Ci auguriamo un veloce ripensamento da parte di tutte le autorità preposte, e che quanto meno si arrivi ad una decisione salomonica, lasciando ad Imperia l'attuale reparto con competenza territoriale da Cervo a Taggia ed a quello di Sanremo il restante territorio fino al confine. Nel chiedere un incontro urgente con il Direttore Generale, confermiamo la nostra intenzione di fare tutto il necessario per evitare questo ulteriore schiaffo agli imperiesi”.