L'attore Antonio Carli, ospite del 'Caffè Forte' di oggi parla di 'Fratelli d'Italia', il film del 2005 che sarà riproposto stasera alle 21 al 'Centrale' che vede protagonisti 3 imperiesi, lo stesso Carli, un giovane Simone Gandolfo e Manuel Stefanolo dietro alla macchina da presa. La regia è di Roberto Quagliano. La proiezione stasera alle 21 al 'Centrale' di Porto Maurizio col sostegno di Coop e del Civ di Porto. Ora la BayView Entertainment lo distribuirà in Usa e Canada.
"È un film di qualche anno fa - dice Antonio Carli - ma straordinariamente attuale per le tematiche affrontate, inoltre per sua caratteristica è 'senza tempo', in quanto girato con una tecnica molto moderna e privo di riferimenti cronologici precisi. I temi affrontati sono, il rapporto genitori figli, il rapporto con i disabili nella società ed in famiglia, le relazioni di coppia, non ultimo il tema dell'integrazione tra stranieri ed italiani".
"A tutti gli effetti cinema d'autore, girato in digitale, tra i primi all'epoca, 2005, poi virato in pellicola. "Altro dato interessante, in questo film sono presenti tre imperiesi, Io, che ne sono il protagonista, Simone Gandolfo ad inizio carriera con un ruolo da comprimario e Manuel Stefanolo regista imperiese, nonché fondatore della Macaia Film direttore di produzione".
L'ingresso è libero.
La trama. Due fratelli, un viaggio in camper dal nord al sud dell'Italia dove avrà luogo il matrimonio della sorella e numerosi incontri sono gli ingredienti di "I Fratelli d'Italia". Un percorso lungo e a volte difficoltoso attraverso la penisola, ma anche un percorso interiore per i protagonisti, Carlo 30 anni buttafuori in una discoteca di Trento da sempre intrappolato in un rapporto conflittuale con la famiglia, il fratello Salvatore portatore di handicap fin dalla nascita e per la sorella poliziotta che "scappata" tempo prima in Sicilia cerca di crearsi una nuova vita. Un road movie a sfondo sociale che mette in evidenza, grazie ad incontri casuali durante il tragitto, vizi e virtù del nostro paese.