“In relazione al Conferenza stampa dell’UDC ligure del 11 novembre convocata dal Commissario regionale Umberto Calcagno che ha annunciato la denuncia presso la procura della repubblica dello spot televisivo di ‘Segugio.it’ per vilipendio della religione cattolica in quanto ritenuto offensivo e blasfemo. Preso atto che lo stesso Udc Liguria ritiene opportuno costituire un gruppo di lavoro finalizzato a ‘denunciare’ tutti i contenuti contrari ai valori cattolici, si vuole precisare: che tali iniziative sono state prese senza consultare il territorio”. A dirlo in un comunicato congiunto sono i coordinamenti Udc di Savona-Genova-Imperia e La Spezia.
Afferma il segretario comunale di Savona, Marco Giancarlo, responsabile provinciale del tesseramento: “Savona è l’unica provincia del partito che ha un comitato territoriale e comunale regolarmente eletto in maniera democratica, dove ha operato e opera in piena sintonia con la segreteria nazionale, segreteria che non ha confermato, a tutt’oggi di voler intraprendere azioni legali, come è stato detto nella conferenza stampa. Nel comunicato stampa redatto dall’Udc Ligure, mai pervenuto a nessuno della segreteria savonese, è stata commessa tra l’altro anche un'imprecisione: l'affresco, anche se in senso stretto tale non è, di Leonardo Da Vinci, non si trova nella Basilica domenicana di Santa Maria delle Grazie a Milano ma nell'attiguo Refettorio: non è pertanto destinato al culto o alla preghiera, quanto piuttosto alla contemplazione e allo studio da parte di ricercatori e storici”.
“Ci è stato invece riportato – conclude Giancarlo - che la denuncia è stata firmata da alcuni esponenti dell’Udc della Liguria e non dal partito. Mi sembra che ci sia tanta confusione. L’unica cosa positiva è che due giorni il nostro partito è stato alla ribalta di un problema che non esiste. I problemi che dovremo tirare fuori sono quelli della mancanza di lavoro, la Sanità che sta diventando a rischio e la chiusura del punto di natalità dell’Ospedale San Paolo di Savona è una di queste, le bollette del gas, della luce, la nuova povertà, immigrazione. Queste problematiche relative allo spot di Segugio.it, sono semmai di competenza della Santa Sede che, se non è intervenuta fino ad ora, un motivo ci sarà. In provincia di Savona continuiamo a lavorare sul tesseramento, impegno che ho assunto e che porterò avanti con il massimo impegno. Abbiamo appuntamenti elettorali importanti dove vogliamo essere presenti con le nostre proposte ed i nostri valori. Facciamo politica per passione e non per professione e vogliano portare avanti i nostri valori che sono la solidarietà, la fratellanza, e l’amicizia. Certo che le prese di posizioni deliberate da pochi intimi, senza il coinvolgimento della base non hanno nulla di democratico”.
Più duro il coordinatore provinciale di la Spezia, Loriano Isolabella che ha scritto il suo dissenso al segretario politico Lorenzo Cesa. Dice Isolabella: “Non sono assolutamente d'accordo con quello che scrive a titolo personale Calcagno e gli riconosco di scrivere ciò che vuole a titolo personale, ma visto che il segretario nazionale lo ritiene idoneo a rappresentarci non mi metto a fare battaglie inutili a livello esterno e mi occupo solo di fare politica a livello locale, evitando di diffondere opinioni personali di altri. La politica comunque è un'altra cosa. E' il risultato di un confronto aperto nelle sedi opportune e non sono di certo le chiacchiere scambiate sui social che personalmente evito”.
Chiude il responsabile Udc di Imperia e responsabile provinciale del tesseramento Andrea Rapa: “Umberto Calcagno? Chi è. Chi lo ha mai visto ad Imperia. Era candidato al senato e mi risulta che sia venuto una sola volta a Savona, mai andato a fare una visita a La Spezia. Quindi chi è questo personaggio che vuole guidare un partito che ha nel simbolo lo scudo crociato? Personalmente sono contrario alla denuncia fatta da queste persone e credo che politicamente sia un boomerang. So che Calcagno ha nominato un nuovo coordinatore di Imperia, sostituendo, senza comunicare a nessuno l’amico Luca Tallone con una signora di cui non conosco nome. Ritengo che ci sia tanta confusione a livello regionale e vogliamo chiarezza dai vertici nazionali”.
A Genova il commissario cittadino Udc Alberto Villa ed altri esponenti del coordinamento genovese avevano già dichiarato il loro dissenso, prendendo le distanze da Calcagno e dichiarando che facendo così si tornava all’Inquisizione.