Un esemplare del peso di 11 chilogrammi della Zucca di Rocchetta, inserita nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali è stato portato nel ristorante nei giorni scorsi.
La Zucca di Rocchetta, l’unica che dispone di una carta di identità, nel 2005 è stata salvata dall’estinzione da Slow Food, partendo dai pochi semi rintracciati in una frazione di Cengio appunto Rocchetta. Qui l’utilizzo più diffuso era in cucina per preparare risotti, ripieni di ravioli, nella minestra e per la preparazione di una crema vellutata. Viene raccolta come da disciplinare alla fine di settembre e inizio ottobre. Particolarmente utilizzata per preparazioni di grande qualità, grazie alle sue proprietà di lunga conservazione può arrivare in alcuni casi anche a mantenersi anche fino a 18/24 mesi. Ogni anno le migliori zucche dei soci produttori vengono registrate e ad ognuna viene apposto al picciolo un cartellino riportante il numero dell’esemplare, il peso, il numero del socio produttore al fine di garantirne la piena tracciabilità. Dal 2019 ogni esemplare viene accompagnato dalla sua “carta di identità” riportante tutte le informazioni della registrazione ed è proprio questo particolare a rendere unica questa zucca nel panorama italiano, che vanta molte varietà di cucurbitacee.
La chef Paola Chiolini ha preso in consegna la Zucca, che sarà in esposizione nelle prossime settimane ed ha iniziato lo studio del prodotto, che sarà presentato e degustato in una serata speciale del prossimo mese di dicembre.
Alla serata parteciperanno i rappresentanti della Condotta Slow Food Alta Valle Bormida, promotori del progetto “Salviamo la Zucca di Rocchetta” e che ogni anno la terza domenica di ottobre organizzano la famosissima festa “ZUCCA IN PIAZZA”.
Non solo, Insieme a Giampietro Meinero, responsabile Slow food della Val Bormida e instancabile promotore di questa cucurbita, vera eccellenza gastronomica della zona e simbolo della rinascita dell’agricoltura del territorio, ci sarà anche Renata Cantamessa, la Fata Zucchina, che presenterà il libro Zukky, che è ispirato a questa cucurbita e che ha come obiettivo la raccolta di fondi per l’ospedale pediatrico Gaslini di Genova.
La Balena Bianca, che è inserito nella guida dei ristoranti della Tavolozza, si trova a Vallecrosia sul lungomare Guglielmo Marconi, 47, ha una vivacissima pagina facebook e per prenotare si può chiamare il numero 0184 254476