Eventi - 09 novembre 2022, 17:36

Oscar Farinetti a Sanremo: il Ministero della Sovranità Alimentare? "I politici interpretano diversamente la parola 'Sovr'!"

Farinetti ha esaltato la cucina ligure "E' la migliore d'Italia e a Sanremo adoro il vostro gambero rosso. Mi fa libidine!"

Oscar Farinetti a Sanremo: il Ministero della Sovranità Alimentare? "I politici interpretano diversamente la parola 'Sovr'!"

Tanto pubblico e molti studenti dell’Istituto Alberghiero, oggi pomeriggio al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo per Oscar Farinetti, fondatore di Eataly e di Green Pea, scrittore e saggista, che ha relazionato del suo ultimo saggio ‘E’ nata prima la gallina… forse’ (Slow Food Editore). Insieme agli alunni del Ruffini Aicardi, che hanno proposto alcune loro letture, c’erano anche i colleghi del Liceo Cassini.

Di fronte a una crisi, che poi vuole dire semplicemente scelta, occorre decidere e prendere con risolutezza una strada, conservando però uno spazio per il dubbio affinché, se si dovesse sbagliare, si possa tornare indietro di gran lena per intraprendere la via scartata in precedenza. E, di solito, questa forza d'animo è tipica degli ottimisti, persone in grado di prendere una decisione e di misurarsi con il tempo in modo sano.

Da qui il titolo risolutivo di un dilemma per eccellenza, che non trascura però la possibilità di ricredersi (...forse). Proprio come farebbe un ottimista o un'ottimista. Ne sono esempio le 52 storie, scritte una alla settimana per tutto l'anno dall'autore e da leggersi, a seconda che le si voglia divorare oppure assaporare, in un tempo breve piuttosto che dilatato. Sono pagine che raccontano eventi e personaggi famosi da una prospettiva completamente differente, dall'ottimismo di Leonardo verso gli incompiuti che gli ricordavano l'importanza di provarci più che del farcela, alle crisi manzoniane di fronte alle stesure dei Promessi sposi, anch'esse tipiche degli ottimisti.

Impossibile non coinvolgere Oscar Farinetti sul futuro del food in Italia: “E’ sicuramente strabiliante perché siamo i numeri uno al mondo come percepito e qualità, sfondando anche i 50 miliardi di esportazione. Abbiamo avuto un po’ di problemi quest’anno con il cambiamento climatico, con un calo del 30% sul riso e del 20 sul vino”. Siamo anche molto imitati: “Speriamo che continuino ma, se vogliamo far meglio dobbiamo tirare su il sederino dalla sedia, per raccontare ad esempio la differenza tra il parmigiano e il parmesan o anche quella tra il basilico ligure e gli altri”.

Cosa ne pensa dell’istituzione del Ministero alla Sovranità Alimentare del governo Meloni? “E’ una cosa molto strana, visto che si tratta di un termine inventato da ‘slow food’, soprattutto per le nazioni più povere. Forse a certi politici interpretano diversamente la parola ‘sovr’. Non è questo il punto”. Cosa pensa dei due ristoranti di Ventimiglia che hanno conquistato la stella Michelin? “Sono contento, perché quando vado in giro per il mondo dico sempre che la migliore cucina italiana è quella ligure. E’ fantastica e nasce dalla povertà, tra terra e mare”. A Sanremo qual è il piatto che preferisce? “Sicuramente il gambero rosso, mi fa libidine!”.

Oscar Farinetti, imprenditore italiano (nato ad Alba nel 1954), è figlio dell’uomo politico, partigiano e imprenditore Paolo (1922-2009). A partire dalla fine degli anni Settanta si è dedicato a trasformare l’attività commerciale del padre, un grande magazzino aperto nel 1972 a Castagneto d’Alba e denominato UniEuro in omaggio agli ideali europeisti del suo fondatore, in una catena di grande distribuzione di elettronica di consumo, di cui è stato amministratore delegato e presidente. Ceduta nel 2003 l’azienda alla britannica Dixon’s, dall’anno successivo ha iniziato a operare nel settore enogastronomico, fondando la società Eataly di cui è presidente: nata con l’intento di valorizzare le eccellenze agroalimentari del territorio attraverso la commercializzazione di prodotti di aziende artigianali locali e privilegiando il modello dello slow food propugnato da C. Petrini per una nuova consapevolezza sulle scelte e i comportamenti alimentari, la catena di distribuzione e degustazione di italian food ha aperto il suo primo punto vendita a Torino nel 2007 per estendersi poi in varie altre città italiane (tra le altre, Bologna, Genova, Milano, Roma) e all’estero a Tokyo e New York. Amministratore delegato dell’azienda vitivinicola Riserva bionaturale Fontanafredda (Serralunga d’Alba), creatore nel 2017 del parco agroalimentare Fabbrica italiana contadina (FICO) a Bologna, F. è anche editore e scrittore (Coccodè. Il marketing pensiero di Oscar Farinetti, 2008; Sette mosse per l'Italia: un viaggio in barca a vela da Genova a New York con Giovanni Soldini e un po' di amici, 2011; Storie di coraggio. Dodici incontri con i grandi del vino, con S. Hayashi, 2013; Mangia con il pane. Storia di mio padre nella Resistenza, 2015; Nel blu.La biodiversità italiana, figlia dei venti, 2015; Ricordiamoci il futuro. Sette storie e un riassunto, 2017; Breve storia dei sentimenti umani, 2019; Serendipity. 50 storie di successi nati per caso, 2020; Never quiet, 2021), mentre una sua biografia è stata pubblicata da A. Sartorio nel 2008 sotto il titolo Il mercante di utopie. La storia di Oscar Farinetti, l’inventore di Eataly.

Domenica prossima alle 16.30, invece, al Teatro del Casinò è fissato l’incontro con il generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, una personalità che è entrata nei cuore degli italiani come simbolo di rigore, professionalità abnegazione al servizio verso la collettività. Racconterà la sua esperienza umana e professionale con l’opera: “Un italiano. Quello che la vita mi ha insegnato per affrontare la sfida più grande” (Rizzoli). L’incontro inserito nel programma dei Martedì Letterari di novembre vede la collaborazione con il distretto 108 Ia3 Lions International, Lions Club Sanremo Host, Lions Club Sanremo Matuzia.

Carlo Alessi

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