C'è voluto più di un anno per la chiusura da parte dell'amministrazione di sostegno, dall'apertura del testamento e l’avvio dell'iter della successione ma, ora, i 42 mila euro, insieme a vari terreni, donati dalla defunta signora Alda Maria Cavalleri alla Fondazione Casa di riposo Quaglia Onlus di Diano Castello sono disponibili sul conto corrente.
In memoria di Alda Maria Cavalleri la famiglia e gli amici chiedono alla struttura di realizzare velocemente il desiderio della defunta: la sistemazione della parte esterna dello stabile con la realizzazione di una veranda, e l'abbellimento del giardino ad uso ricreativo per gli anziani e loro ospiti.
“La famiglia -dicono parenti e amici al nostro giornale - confida nel consigliere Antonio Novaro di prendersi a cuore il progetto affinché non rimangano solo parole ma che venga eseguito tutto come promesso e realizzato nel più breve tempo possibile. Alda amava la sua casa, il suo giardino, i suoi fiori. Ogni euro lasciati in donazione sono frutto di lavoro e sacrifici di una vita. Speriamo quindi di vedere realizzato il suo ultimo desiderio cosi da farla ora riposare in pace”.
"Una donazione, un regalo di una persona anziana e sola verso un Ente merita la giusta attenzione ed il giusto rispetto. Aspettiamo quindi una data per inaugurare con una Messa il ‘Giardino di Alda’”.
Alda Cavalleri di Diano Roncagli è morta il 7 giugnoe 2021 presso la Casa di riposo di Diano Castello. Nata nel 1927 e rimasta vedova nel 1986 e senza figli ha sempre abitato nella sua casa a Diano Roncagli nel comune di Diano San Pietro, una casetta in stile tipico ligure con giardino. Negli ultimi anni ha iniziato ad avere problemi di salute, caduta in casa con risultato un femore rotto è dovuta da prima andare all'ospedale di Sanremo dove è stata operata e poi soggiornare per 20 giorni in Rsa a Ventimiglia.
“Nel periodo del Covid -ricordano i parenti - andare a trovare le persone in ospedale e Rsa era quasi impossibile e spiegare agli anziani soli, secondo loro, abbandonati non è stato facile. Far capire che erano regole rigide delle strutture causa epidemia e non abbandono della famiglia o menefreghismo, non è stato semplice e non è stato da tutti capito. Purtroppo la situazione clinica della zia Alda è peggiorata velocemente, alimentata a flebo dopo il ricovero in ospedale prima ad Imperia e poi a Bordighera ha avuto ancora bisogno di riabilitazione e la famiglia, il suo dottore, l'amministratore di sostegno hanno valutata idonea la struttura di Diano Castello, visto che c'era già stata, visto le sue precedenti volontà. Trasferita il 21 maggio 2021 la degenza è durata poco, in attesa della data di visita dei fratelli, la mattina del 7 giugno 2021 ci è stato comunicato telefonicamente il decesso”.
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