Sono passati troppi giorni dall’elezione di Gianni Berrino a Senatore, liberando il posto da Assessore al Turismo, che paiono mesi, anni. Insomma la sensazione che l’Assessorato al Turismo della Regione Liguria sia libero sembra ormai storia mistica.
Eppure da subito abbiamo assistito alla chiamata di Imperia, che rivendicava come ‘suo’ l’assessorato, poi la mossa di Savona che proponeva il ‘suo’ Cavallo per dare anche una bandiera provinciale alla terra politicamente meno ‘filata’ della nostra Liguria in piazza De Ferrari, per poi assistere al colpo di scena di Augusto Sartori, from Santa Margherita Ligure, che si presentava con in tasca il benestare di La Russa.
La segreteria regionale finita nel più classico ‘cul de sac’ trova la via d’uscita passando la palla a Roma ed attendendo la nomina dall’Alto, Altissimo. Sta di fatto che siamo al 7 novembre e tutto tace con una Regione Liguria che ha di certo il suo assessorato più strategico, il Turismo, in attesa di un conducador.
Il presidente Toti adesso sarà costretto a metterci mano, non può far finta di non vedere più, sarebbe ‘incredibile’. I 'Fratelloni' liguri di certo non ne escono in modo eroico da questa situazione, ma la domanda è: "Lo abbiamo sto assessore, anche ‘tecnico’ se proprio non si riesce politico prima di Natale?"