Attualità - 06 novembre 2022, 10:35

Sanremo: gli studenti del Liceo cassini incontrano il colonnello Veglia e il generale Capitini

I ragazzi riflettono sul significato delle celebrazioni del 4 novembre nell'ambito del progetto 'Comunicazione e Immagine' avviato dall'istituto

Sanremo: gli studenti del Liceo cassini incontrano il colonnello Veglia e il generale Capitini

“Espandere la cultura della patria, del sacrificio per la patria e il rispetto delle Forze Armate”. Questo è il significato del 4 Novembre per l’Italia: la vittoria italiana nella Grande guerra l’armistizio firmato con la Germania, l’annessione delle terre irredente di Trento e Trieste e la festa delle Forze Armate. Un giorno importante, che va ricordato e che le giovani generazioni devono imparare a conoscere sui libri di storia , ma anche dalle parole di persone che dedicano o hanno dedicato la vita alla difesa della Patria in nome delle Pace.

Proprio in quest’ottica l’Associazione Combattenti e reduci di Sanremo ha organizzato una serie di incontri a Sanremo con la popolazione e con gli studenti.

A villa Magnolie infatti il 18 ottobre alcuni studenti del Cassini hanno incontrato il Colonnello Filippo Veglia, militare di lungo corso, comandante di una delle base italiane in Afghanistan durante le missioni Isaf e Resolute Support e hanno potuto capire che cosa significa “guerra di trincea“. Il Colonnello spiega che a guerra di trincea è stato il culmine delle attività belliche , In trincea il militare arrivava in un giorno qualsiasi e aveva il 50% di possibilità tornare a casa o morire , non c’ erano attività fisse, la giornata di basava sugli eventi e sulle decisioni del nemico; le condizioni di vita erano durissime, per lo stress psicologico intensissimo, ma anche per le condizioni, infatti seppellire i morti era un lusso e i loro corpi lasciati sul terreno andavano in decomposizione così come i loro equipaggiamenti.

Ma capire bene che cos’è la guerra è la prima risorsa per sviluppare una cultura di pace e chi indossa una divisa lo sa bene. Tutto ciò merita una profonda riflessione, in un momento storico in cui la guerra e la paura di una sua estensione possono riportare l’Europa in buio di cui sentiamo ancora il gelo.

 Il discorso per gli studenti del Liceo Cassini è continuato il 3 Novembre nella chiesa, oggi sconsacrata, di Santa Brigida, nella città vecchia . Questa volta il rappresentante delle Forze Armata è stato il Generale Paolo Capitini e all’incontro erano ospiti Senatore G. Berrino, l’assessore alla cultura Silvana Ormea, il colonnello Veglia, il professor Del Vecchio, docente presso l’università Sorbonne di Parigi.

Il generale Capitini, è analista militare con lunga esperienza in missioni all’estero, docente di Storia miliare alla Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo e all’Università dellaTuscia ed forse conosciuto al grande pubblico per i suoi interventi televisivi, che permettono agli Italiani di comprendere un po' meglio la guerra tra Russia e Ucraina. Il Generale ha deliziato il pubblico e gli alunni presenti del Liceo Cassini e della scuola media Dante Alighieri con un prezioso intervento riguardo gli eventi all’origine della Prima Guerra Mondiale. Il Generale ha inoltre invitato i presenti a riscoprire l’uso della penna, tanto caro a noi della Nuova Corrente ,testata giornalistica del Liceo, perché l’espressione latina “verba volant scripta manent” non vale solo per la parola ma anche per la tecnologia a cui spesso, pigri, affidiamo i nostri pensieri ignari del fatto che potrebbero andare persi. Lo stesso invito è stato ripreso anche dal professor Del Vecchio che ha testualmente affermato che “quando muore un vecchio muore una biblioteca”. Il Generale ha infine concluso il suo intervento intitolato “il paradosso della sicurezza” e ha spiegato in maniera interessante e avvincente quello che può essere considerato il motivo da cui scaturiscono le guerre ancora oggi, ossia dalla preoccupazione, perché “si vis pacem, para bellum”.

C.S.

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