Diano Marina, parchi cittadini nel degrado. Bellacicco: "Alla giunta Za non stanno a cuore i bambini" (foto)

"Domenica mattina abbiamo fatto un giro dei parchi per i bambini della città e, purtroppo, ne abbiamo tratto un'impressione di desolazione e di trascuratezza", a scriverlo è il capogruppo della lista civica 'Diano Marina' Marcello Bellacicco.

"
Nei giardini siti sulla banchina del porto, su quattro giochi presenti, c'è quello più grande dello scivolo che è inagibile e transennato dal 2 luglio. Il gioco è inutilizzabile, dunque, da più di tre mesi e lo è stato per tutta la stagione estiva. Il secondo, quello lungo l'argine del torrente San Pietro, non ha problemi di agibilità dei due giochi presenti, ma la pulizia lascia veramente a desiderare, soprattutto per la ramaglia che cade dagli alberi che sovrastano il parco. Inoltre, all'ingresso non c'è alcun cartello che avvisi l'utenza degli orari di apertura e delle regole da osservare". 

"Il terzo parco, sempre lungo lo stesso argine del torrente, a non più di 200 metri dal precedente, è il peggiore di tutti, perché i giochi sono tutti praticamente inutilizzabili e su due panchine presenti, una è semi-distrutta.
Come si può constatare, i parchi di Diano Marina sono concentrati in un raggio di circa 300 metri e tutti nella stessa zona, a ridosso del torrente San Pietro, per cui un bambino che abita dalla parte opposta della cittadina, per esempio in Piazza Papa Giovanni XXIII,  deve attraversarla tutta per poterli utilizzare". 

"I tre parchi, per diversi motivi, sono accomunati da uno stato di palese incuria da parte dell'amministrazione che, ovviamente, invitiamo a provvedere celermente a sistemare quanto stiamo segnalando.
Concludiamo, con l'amara constatazione che, anche per quanto riguarda il benessere, la serenità e l'educazione dei nostri bambini, che di certo non traggono buoni insegnamenti da questa situazione, la compagine di Za Garibaldi dimostra di non saper agire con quella passione, quel coinvolgimento e quella serietà che sono essenziali per amministrare degnamente le cose di tutti", conclude Marcello Bellacicco.