Politica - 24 ottobre 2022, 18:02

Sanremo: 'Casa Serena' quale futuro? Tra la rinuncia di 'My Home', i sindacati e le ipotesi della gestione comunale

Le associazioni di categoria dovrebbero incontrare l'Amministrazione il 2 novembre mentre si sta pensando a una gestione 'ponte' per arrivare a un nuovo bando

Sanremo: 'Casa Serena' quale futuro? Tra la rinuncia di 'My Home', i sindacati e le ipotesi della gestione comunale

Tutto fermo, almeno per oggi, sulla querelle legata all’abbandono della ‘My Home’, la società che ha acquisito ‘Casa Serena’ (Rsa di Poggio) e che ha deciso di lasciare con una lettera inviata la scorsa settimana al Comune di Sanremo.

Dopo una riunione che si è svolta tra l’Amministrazione e gli uffici, al momento non è stata presa alcuna decisione in merito alla questione. Del caso si stanno occupando anche i sindacati di categoria, che stanno cercando di capire il futuro della struttura e, ovviamente, anche dei dipendenti. Al momento l’unica comunicazione arrivata da palazzo Bellevue, riguarda un’ipotetica convocazione delle parti per il 2 novembre, ma tutto deve ancora essere confermato.

E’ anche trapelata una voce, secondo la quale la ‘My Home’ potrebbe prolungare la propria gestione della casa di riposo fino a fine novembre. Questo consentirebbe al Comune matuziano un tempo più lungo per potersi organizzare e avviare contatti con una cooperativa per una gestione ‘ponte’ della struttura, magari in attesa di promuovere un nuovo bando.

“E’ una storia imbarazzante - ci ha detto Milena Speranza della Uil - che è iniziata male ed è finita peggio. La questione non è capire di chi sono le responsabilità ma è come tutelare ospiti e lavoratori della struttura. Siamo seriamente preoccupati e ora vogliamo parlare con l’Amministrazione, in modo da verificare a chi andrà a finire la struttura”.

Già venerdì scorso, tra le pieghe del comunicato inviato dal Comune alle redazioni, si evinceva come palazzo Bellevue fosse pronto a riprendersi ‘Casa Serena’. Parlando con l’Amministrazione e chiedendo se potesse essere una strada percorribile, ci siamo giustamente sentiti rispondere che “In qualche modo la cosa sarà gestita, sia per salvaguardare gli ospiti che i dipendenti della struttura”.

Intanto a palazzo comunale si sta anche lavorando sul piano legale, per capire il modo di muoversi verso la ‘My Home’. Il Segretario generale, Monica Di Marco, ha già risposto alla lettera inviata, evidenziando l’escussione del deposito cauzionale e richiedendone la completa reintegrazione entro trenta giorni. Il Comune ha ravvisato l’ingiustificato motivo dell’azienda: “La ‘My Home’ è affidataria di un servizio pubblico a seguito di una aggiudicazione legittima ed efficace. La invitiamo, quindi, a proseguire nella gestione del servizio di pubblica utilità presso Casa Serena”.

Difficile capire cosa accadrà nelle prossime ore mentre i sindacati sono intenzionati a vederci chiaro e a lavorare per fare in modo che la struttura abbia una sua continuità di servizio e che i dipendenti vengano tutelati. Al momento, lo ricordiamo, a ‘Casa Serena’ sono presenti circa 50 ospiti, rispetto ai 90 della gestione comunale precedente, senza dimenticar egli oltre 100 dell’era pre Covid. Un numero in netto calo, forse dettato dalla poca fiducia dei parenti degli ospiti, che hanno preferito altre strutture non tanto per il personale o i servizi offerti, ma per le note vicende degli ultimi mesi.

Carlo Alessi

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