“Il fatturato dell'azzardo in Liguria è di circa 2 miliardi di euro, con una spesa pro capite che varia dai 1.330 euro di Genova, dove c'è una slot ogni 150 abitanti, ai 1.650 di Savona. Negli ultimi 10 anni, l'aumento dei giocatori patologici presi in carico dal SerD in questa regione è stato vertiginoso, nel 2011 erano 116, nel 2021 sono quadruplicati, superando le 400 unità, come emerso nel convegno a Palazzo Ducale, promosso dalla Uisp e organizzato dalla Rete mettiamoci in gioco. Nonostante questi dati il disegno di legge regionale annunciato 4 anni fa, contro il gioco d’azzardo, non è mai stato applicato e non è mai stato fatto un lavoro sulla nostra proposta di legge presentata nel 2015 e poi nel 2020, per prevenire il gioco d’azzardo patologico”.
Sono intervenuti in questo modo i consiglieri regionali del Partito Democratico Pippo Rossetti ed Enrico Ioculano, dopo la discussione in aula dell'interrogazione presentata da Rossetti sul contrasto all’azzardo in Liguria.
“L’azzardo – puntualizzano Rossetti e Ioculano - non è un gioco e va contrastato a livello culturale e informativo. Per cui accogliamo positivamente l’apertura da parte del nuovo assessore alla Sanità Gratarola, nel voler intraprendere un cammino per sbloccar l’iter di applicazione della legge e riconoscendo che l’azzardo è un problema. Ma se vedremo che tutto rimarrà fermo, nei prossimi consigli porteremo in aula la nostra proposta di legge, affinché sia discussa e votata. La dipendenza dal gioco d’azzardo è una piaga sociale che va contrastata con convinzione e in modo puntuale, perché lucra sulla povertà e colpisce le persone più fragili”.