Questa mattina in Comune a Sanremo sono stati svelati i Premi San Romolo 2022. Si tratta di: Gustavo Ottolenghi (cittadino benemerito), Roberto Pecchinino (premio San Romolo per le opere sociali), Graziano Zoccarato (premio San Romolo per l’imprenditoria), Marcelo Malerbi (premio San Romolo per lo sport), Alberto Parodi (premio San Romolo per la cultura).
La cerimonia di consegna delle benemerenze in occasione del Santo Patrono matuziano si terrà giovedì 13 ottobre, alle 17, presso il Teatro Ariston. Sarà proclamato il cittadino benemerito e seguirà il concerto della Sinfonica del Teatro Goldoni di Livorno.
I festeggiamenti organizzati da Comune di Sanremo e Famija Sanremasca, prenderanno il via già questa domenica, 2 ottobre, alle 11, con la Santa Messa in onore del Santo Patrono presso la Bauma di San Romolo. L'ultimo appuntamento sarà il 29 ottobre, presso la Concattedrale di San Siro, con la Santa Messa in suffragio dei defunti della Famija Sanremasca e di tutta Sanremo. In questo mese di festeggiamenti patronali si terranno anche uno spettacolo teatrale con la compagnia Stabile, due concerti della Sinfonica e la presentazione di un libro.
"Si partirà domenica con la Santa Messa alla Bauma dove ha vissuto il santo patrono dove ricorderemo don Paolo Bellotti che è stato parroco per 60 anni di fila. Pochi sanno che c'è una compatrona a Sanremo, è la Madonna del Rosario a seguito di un voto fatto dalla città che viene ricordata nella prima domenica di ottobre. L’abbiamo inserito perché fa parte della storia della città. Il 13 ottobre abbiamo al mattino le concelebrazioni religiose con Mons. Guido Marini Vescovo di Tortona e Cerimoniere di Papa Francesco" - ha sottolineano il presidente della Famija Sanremasca, Leone Pippione.
Poi in merito ai nominati per i premi San Romolo ha spiegato: "Per la cultura, è stato designato l'architetto Parodi, per la predisposizione a favorire la città e direttore del Forte di Santa Tecla e regista dell'importante riqualificazione che sta interessando questo luogo. Per lo sport, Malerbi che arriva a Sanremo nel '47 a 15 anni e stato lui a portare a Sanremo il baseball che all'epoca nessuno conosceva. Ha fatto crescere generazioni di ragazzi fino a portare la squadra in serie A. Per l'imprenditoria, Graziano Zoccarato, premiamo la persona che ha fatto un percorso sempre a sostegno della città. Lui ha iniziato a lavorare a 14 anni e oggi ha una impresa con 87 dipendenti e 75 milioni di fatturato. Opere sociali, Pecchinino che ha dedicato molto a Sanremo, un reporter onnipresente in città ma da quando ha avuto il ruolo nei Lions si è impegnato con grande forza e passione nella emergenza sanitaria e per aiutare la popolazione in fuga dall'Ucraina. Cittadino benemerito, il prof. Ottoleghi oltre alla sua attività di medico, ha preso parte come dottore nelle spedizioni Overland per conto di Unicef, ha abitato a Sanremo e ha fondato i comitati locali Amnesty international, Club Unesco e è stato presidente dell'Associazione Combattenti e Reduci, del Lions Club e altri. Tra l'altro, più recentemente è stato uno dei principali promotori dell'iniziativa che ha portato al posizionamento delle pietre d'inciampo".
Per l'amministrazione comunale di Sanremo, la vicesindaco Costanza Pireri ha ricordato: "Ogni anno questi premi offrono una ricchezza maggiore. Si tratta di una iniziativa di alto valore per la città che va ampliata e fatta crescere"; mentre l'assessore Giuseppe Faraldi ha rimarcato "Il Comune recepisce le indicazioni della Famija Sanremasca. Il merito è loro grazie ad un lavoro di ricerca e attenzionamento sulle persone più meritevoli. Noi siamo solo un mero esecutore".
Tra i partner dei festeggiamenti l'Orchestra Sinfonica di Sanremo. "Vogliamo essere presente in tutti i frangenti in cui la città è in festa e vogliamo esserne colonna sonora. - ha ricordato Enza Dedali - Ci saranno due concerti per inaugurare la stagione della Sinfonica durante i festeggiamenti cittadini. Il primo sarà il 12 ottobre, alle 21, al Teatro del Casino di Sanremo, dal titolo 'Virtuosismo e melodia sentimentale'. Il programma prevede il concerto per violino n°1 di Max Bruch e la Sinfonia n.5 di Pëtr Il Čajkovskij. Un concerto importante introdotto dalla presentazione de libro 'Lettere da Sanremo' di Marina Moretti, per raccontare della permanenza di Čajkovskij a Sanremo dal dicembre 1877 al febbraio 1878. La serata fa parte del progetto 'Armonie con la Sinfonica' adottato dalla Lilt e metà del ricavato sarà donato. Il 13 ottobre, il secondo concerto, un evento gratuito alle 17.30 al Teatro Ariston. Gli strascichi della pandemia si fanno ancora sentire e quindi rispetto a quanto inizialmente previsto non potranno esibirsi gli orchestrali della Corea del Sud. Avremo invece l'Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno, con 65 elementi, una esibizione dal grande impatto visivo chiamata 'Quadri di un'esposizione'. Suoneranno un concerto di Musorgskij, omaggio al pittore Hartmann".
Da ricordare anche 'Tütu in famija', l'appuntamento con il teatro dialettale insieme alla Compagnia Stabile città di Sanremo, in programma l'11 ottobre, alle 21, al Teatro Ariston di Sanremo. "Sarà una commedia in due atti di Ermanno Corsana. La commedia si svolge in una villa gentilizia del Berigo negli anni '30 dove una nobildonna vedova, il cui marito, appassionato di caccia grossa, è morto divorato da una tigre. Lei si dibatte tra difficoltà economiche che tenta di superare con imbrogli. - racconta Anna Blangetti - speriamo di riempire l'Ariston e che la gente si diverta. Con questo spettacolo originale offriremo anche un collegamento tra passato e presente".
Infine, anche l'’Accademia della Pigna di Sanremo parteciperà con un evento culturale di significativa portata. In collaborazione con la Federazione Operaia Sanremese e con le Edizioni Lo Studiolo è stato infatti organizzato un incontro letterario che si terrà sabato 15 ottobre, alle 16, nella storica sala-teatrino della Federazione in via Corradi. Al centro dell’incontro la presentazione di una antologia poetica “Prefümi de Giargùn” curata dalla dottoressa Marilena Vesco, bibliotecaria dell’Accademia. Si tratta di una raccolta di versi dialettali sanremaschi che parte dall’Ottocento e arriva ai giorni nostri.