Politica - 26 settembre 2022, 11:51

Il voto visto dai sindaci dopo la debacle di 'Noi Moderati': l'analisi con Conio, Pallini, Giuffra e Ferrari "Ha prevalso l'identità più chiara"

L'analisi del voto in provincia di Imperia e il risultato scarso di 'Noi Moderati'

Nel giorno dopo le votazioni nazionali, sebbene il risultato della vittoria di Fratelli d'Italia si riveli una conferma, in provincia di Imperia colpisce la debacle di "Noi Moderati". Il progetto politico sostenuto dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, non raggiunge lo 0,89% nazionale con le liste predisposte insieme a Lupi, Brugnaro e Cesa fermarsi poco sopra al 2% a livello regionale (2,12% alla Camera e 2,6% al Senato). Sembra quindi scomparso quel tesoretto di voti, 22 % nelle regionali 2020 che fece trionfare all'epoca Cambiamo.   

Abbiamo analizzato il dato nazionale da un punto di vista locale con i sindaci del territorio, interpellando in particolare quelli vicini al progetto centrista di Toti. Elezioni diverse, ambiti non paragonabili e nessuna influenza sulle dinamiche regionali secondo i primi cittadini dove però il dato non va sottovalutato e deve far riflettere ancora una volta il numero dell'astensionismo. Ricordiamo che nonostante la percentuale bassa, sotto l'1% nazionale, il soggetto di centrodestra riesce a ottenere un seggio sicuro in Parlamento con l'assessore Ilaria Cavo, vincente quale candidata nell'uninominale del collegio Liguria 2 "Genova Municipio VII - Ponente". Mentre al momento, in provincia di Imperia, l'unico eletto è Gianni Berrino che conquista un posto in Senato con Fratelli d'Italia. 

"L'elettorato ha privilegiato una proposta chiara, quella di Fratelli d'Italia. Il progetto di 'Noi Moderati' ha avuto un tempo troppo esiguo; è quindi apparso troppo giovane e non è stato in grado di ottenere il giusto rilievo nello scenario nazionale. Sono comunque soddisfatto del risultato a livello locale. Su Taggia "Noi moderati" è arrivato al 9,36% alla Camera e all’8,10% al Senato. - analizza Mario Conio, sindaco di Taggia e volto politico vicino all'espressione di Centro del governatore Toti - Un dato assolutamente superiore rispetto alla media regionale e nazionale. Nel complesso, sono mancate le grandi città, fattore che sottolinea la valenza politica di questo voto. Nelle piccole realtà il contatto con le persone ha un valore importante quando si parla di votazioni; nelle grandi città entrano invece in gioco altre dinamiche che portano a scelte distaccate dalla conoscenza del singolo candidato".  

"Ogni elezione ha la sua storia e questa volta credo sia stata privilegiata la proposta più chiara e con l'identità più definita. I partiti nazionali di forte identità hanno quindi consolidato il loro risultato. Ancora una volta, invece, le forze di centro non hanno avuto la capacità di fare sintesi in un’elezione che ha fatto emergere più le differenze tra le singole forze rispetto ai punti di unione. - prosegue Conio - L'altro dato che preoccupa è quello dell'astensionismo, con un trend che è sempre più in aumento. C'è bisogno di una legge elettorale nuova, capace di coinvolgere maggiormente cittadini e territori, perché purtroppo la percezione comune è che i vincitori siano spesso calati dall'alto. L'elezione al senato di Gianni Berrino, in attesa dei risultati definitivi, si conferma come l'unica nota positiva per la nostra provincia. Ci tengo a rivolgergli i miei complimenti: riusciamo a portare a Roma una persona molto radicata sul territorio". 

Dalla parte dello stesso schieramento, più riflessivo Pallini: "Siamo in attesa di tutti i dati per conoscere con esattezza chi sia passato in Parlamento. È ancora troppo presto per esprimere un giudizio soltanto quando avremo la certezza dei numeri si potrà passare ad una analisi di cosa è andato e cosa invece non ha funzionato. Allo stato attuale la gente ha guardato alla forza trascinante di Giorgia Meloni e quindi di Gianni Berrino a cui faccio i miei complimenti. È un risultato molto positivo perchè siamo nel centrodestra" - commenta il sindaco di Santo Stefano al Mare. 

"E' stata una elezione senza particolari colpi di scena con le previsioni che confermano quello che si sapeva: la vittoria forte di Fratelli d'Italia e la tenuta di Forza Italia tutto sommato. A livello locale non cambia nulla si sono confermate le forze in Regione. Lo spirito con cui la gente vota alle elezioni nazionali è diverso rispetto alle votazioni locali e non ha incidenze. Credo sia importante iniziare a guardare al dato dell'astensionismo sempre più in crescita, partendo dal dato delle fasce d'età. Da quella che è una mia valutazione empirica, appare molto forte sotto i 35 anni. - conclude Marcello Pallini - Sarebbe quindi opportuno capire se si tratti di disamore o di una lontananza tra la politica e le fasce più giovani". 

L'indipendente sindaco di Riva Ligure, Giorgio Giuffra, sottolinea: "Giorgia Meloni stravince: si è presa l'Italia e gli alleati interni ne escono indeboliti, con una Lega vicina al crollo. Non brilla 'Noi Moderati' i cui voti sembra che andranno dispersi. In generale sul territorio sebbene si rispecchi l'orientamento nazionale, si registrano delle differenze numeriche dovute alla capillarità dell'azione di governo degli assessori e dei consiglieri regionali. Rimane evidente che le persone abbiano guardato più ai leader nazionali". 

 Sul risultato scarso del gruppo centrista, Giuffra valuta: "Il successo amministrativo del governo regionale e dei tanti sindaci appartenenti o vicini a 'Noi moderati' non si è trasferito al voto politico nazionale anche perchè si è trattato di un progetto, nato in cattività e con un simbolo poco conosciuto. Al di là del risultato della singola forza, in tanti a livello locale all'indomani del voto si aspettavano una rappresentanza più numerosa della nostra provincia. A Gianni Berrino, eletto al Senato, vanno i miei complimenti con la speranza che sappia dare le risposte che il territorio attende".

"Il dato dell'astensionismo e la disaffezione politica colpisce tutti i partiti. Teniamo conto che a prescindere della sacca storica che fa parte dell'astensionismo si aggiungono anche le tante persone che ritengono incomprensibile la caduta del governo Draghi, oltre a chi non ha ritenuto di dare fiducia a nessuna delle proposte politiche in corsa. A poco è valsa la conquista del diritto di voto in Senato per i 18enni. I giovani elettori sono disinteressati alla competizione politica perché non trovano offerte dedicate a loro. Anche gli interventi dei leader su Tik Tok seppur divertenti, hanno lasciato il tempo che trovano. - riflette il sindaco di Riva Ligure - È fondamentale che per il futuro si arrivi a una riforma elettorale che faccia scegliere finalmente ai cittadini chi mandare a Roma e non li lasci spaesati o confusi davanti a un lungo elenco di nominati o ancora peggio di imbucati". 

L'esponente di Italia Viva e sindaco di Terzorio, Valerio Ferrari ha detto: "I risultati sono chiari e non c'è scostamento dalle previsioni. La Lega ha subito il colpo più di tutti. Il dato di 'Azione - Italia Viva' per Calenda, a livello territoriale è in media con quello nazionale sia alla Camera che al Senato. Noi siamo in attesa del conto dei resti. Molto dipenderà dal saldo delle altre regioni, per vedere se come Liguria si riesca a spuntare un seggio. I numeri comunque ci dicono che il nostro è un ottimo punto di partenza. Per me anche anche una piccola soddisfazione personale, con quel 15% su Terzorio che porta a un raddoppio della percentuale. Siamo una forza politica nuova con un cartello di proposte che si evolverà".

Sulla vittoria di Fratelli d'Italia e il risultato sotto ogni aspettativa di Noi Moderati, Ferrari commenta. "Staremo a vedere cosa farà il nuovo governo di centrodestra soprattutto come si porrà nell'affrontare i problemi più urgenti come il caro-energia. Nessuno si aspettava il 25% che la lista Toti aveva ottenuto la volta scorsa. E' un dato importante nel panorama politico locale. A livello nazionale qualcosa non ha funzionato è evidente. Se il PD ha sbagliato l'approccio, virando sull'argomento tasse, loro hanno sbagliato tutto è stata una disfatta totale per il partito di Toti a causa di un progetto partito male. Si poteva fare un ragionamento diverso e spiace per quella che oggi sa proprio di occasione mancata. Come osservatore nel mio piccolo posso dire che ad ogni elezione si parla di centro e ogni volta ci sono almeno dieci espressioni differenti di centro. Chi ha proposte serie deve trovare punto di incontro". 

"L'astensionismo è il primo dato importante di queste elezioni, con i comuni spesso quelli piccoli come il mio che ancora una volto sono baluardo della affluenza. Si dice sempre ripartire dal territorio e dai comuni, sarebbe il caso di farlo per davvero visto che a livello nazionale c'è una chiara disaffezione" - conclude il sindaco di Terzorio, Valerio Ferrari. 

Stefano Michero

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