Attualità - 20 settembre 2022, 16:19

Covid, parte la campagna vaccinale: già 7 mila prenotazioni in pochi giorni

Bassetti: “Malattie Infettive rimane da ormai 10 giorni Covid free, segno del fatto che i vaccini hanno funzionato nel loro ruolo di evitare ricoveri e forme gravi”

Covid, parte la campagna vaccinale: già 7 mila prenotazioni in pochi giorni

Parte la campagna vaccinale contro la variante Omicron. A partire dallo scorso 9 settembre è infatti possibile prenotare il nuovo vaccino in tutta la Liguria. Prenotazioni aperte dunque attraverso il portale prenotovaccino.regione.liguria.it e il Cup (al numero 800 938 818). Ad oggi le persone che hanno deciso di prenotarsi sono oltre 7 mila e le quarte dosi somministrate sono 3.455. 

“Il nostro obiettivo – afferma il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti – è che questo messaggio arrivi forte e chiaro a tutte le persone maggiormente esposte ai rischi di complicanze in caso di contagio. Per le persone anziane o per chi ha specifiche patologie tali da rientrare tra gli ultravulnerabili effettuare ora la quarta dose significa mettersi al riparo e in sicurezza nel caso di un’eventuale nuovo rialzo dei contagi che non possiamo escludere si verifichi tra l’autunno e l’inverno. I liguri hanno risposto in modo assolutamente responsabile alla campagna vaccinale ma non dobbiamo pensare che la guerra contro il covid sia definitivamente vinta: la lezione che abbiamo imparato è che i vaccini sono l’unica arma efficace per mettere al riparo i soggetti più fragili dalle forme gravi della malattia e quindi dal ricovero ospedaliero. Questo è importantissimo – conclude il governatore - anche per consentire alle nostre strutture ospedaliere di continuare il grande lavoro in corso per recuperare le prestazioni rimaste arretrate durante la pandemia, riducendo il più possibile i posti letto convertiti per il covid, pur mantenendo sempre una soglia di sicurezza”. 

“Sebbene – spiega Filippo Ansaldi, Direttore Generale di Alisa – mai come in questo momento abbiamo una bassa pressione in termini di malati in media intensità e in terapia intensiva nei nostri ospedali, non dobbiamo dimenticare che l’anno scorso (pur in una situazione diversa per quadro epidemiologico, per circolazione di varianti e copertura vaccinale) abbiamo assistito in autunno a un notevole aumento della pressione ospedaliera che ha avuto il suo picco nel mese di gennaio. Questo perché dall’autunno la circolazione dei virus respiratori è destinata ad aumentare e, pertanto, anche quella del Covid. Oggi sono a disposizione anche i vaccini adattati alla variante Omicron che possono dare una risposta importante: il vaccino m-RNA (ceppo originale + ceppo BA.1 (la cui somministrazione è iniziata la scorsa settimana) e il vaccino m-RNA.4/5 in arrivo nei prossimi giorni. È molto importante far comprendere che la dose di richiamo con i vaccini adattati determina una buona risposta immunitaria come secondo booster, superiore a quella che avremmo se facessimo la dose booster con i precedenti vaccini. 

Inoltre i modelli di pressione ospedaliera in base al tipo di vaccino che può essere effettuato ci confermano che è importante vaccinarsi il prima possibile con il miglior vaccino a disposizione. Attendere novembre per disporre di un vaccino ancor meglio adattato alle varianti non garantirebbe un miglior risultato in termini di prevenzione in vista dell’autunno e dell’inverno”.

“È di fondamentale importanza – sottolinea Matteo Bassetti, coordinatore del Dipartimento interaziendale regionale di Malattie Infettive e direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino - raccomandare alle persone con più di 65 anni e a quelle più giovani con comorbidità di eseguire il richiamo vaccinale il prima possibile. Il vaccino aggiornato sulla variante Omicron 1 è in grado di garantire una protezione anche nei confronti delle altre sottovarianti Omicron. Se quindi si rientra nelle categorie a rischio, non bisogna aspettare. La Clinica di Malattie Infettive rimane stabilmente da ormai 10 giorni Covid free, segno del fatto che i vaccini hanno funzionato nel loro ruolo di evitare ricoveri e forme gravi”.

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Marco Garibaldi

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