Ventimiglia Vallecrosia Bordighera - 11 settembre 2022, 13:11

Ventimiglia, Papini: “120 migranti al giorno alla Caritas. Sta aumentando il ‘popolo dei senza dimora’ proveniente dall’Africa”

I flussi di migranti diretti in Francia continuano

Ventimiglia, Papini: “120 migranti al giorno alla Caritas. Sta aumentando il ‘popolo dei senza dimora’ proveniente dall’Africa”

“Al momento alla Caritas ci sono 120 migranti al giorno provenienti soprattutto dal Sudan e dall’Eritrea, inoltre sta aumentando il ‘popolo dei senza dimora’, che una volta era principalmente dei paesi dell’est ma adesso sta diventando dei paesi dell’Africa” – dichiara Christian Papini della Caritas di Ventimiglia in via San Secondo parlando della situazione attuale dei migranti nella Città di confine - “Dal 2015 ad oggi non è cambiato molto, c’è stato solo quel boom nel 2016 dove sono arrivate veramente tante persone ma comunque il trend è stazionario”.

I flussi di migranti diretti in Francia continuano e con il campo Roja smantellato da quasi due anni, le persone, che decidono di lasciare volontariamente il proprio Paese d'origine per cercare condizioni di vita migliori e approdano a Ventimiglia, non sanno più dove dormire. Per fortuna vengono accolte dalle parrocchie e dalla Caritas anche se alcuni migranti preferiscono comunque fermarsi alla stazione, lungo il greto del fiume Roja o sulla spiaggia.

La guerra in Ucraina potrebbe influenzare anche il flusso migratorio: “Per quest’inverno, dipende da quello che succede con la guerra in Ucraina, il rischio è che, se non si sblocca la consegna del grano ecc., ci saranno comunque più persone che cercheranno di venire in Europa” - fa sapere Papini - “Presumo che se non succede niente di eccezionale quest’inverno la situazione sarà come quella dell’anno scorso: le persone continueranno ad arrivare, leggermente meno in pieno inverno, perché si chiude un po’ la rotta balcanica e gli sbarchi perciò diminuiscono, ma poi riinizierà di nuovo”.

“Ci sono sempre più persone, che è tanto che sono in Italia e continuano a girare, che provano a passare in Francia ma da lì vengono poi rimandate indietro. Quelle persone spesso iniziano a prendere la ‘via dei senza dimora’, cioè iniziano con l’abuso di alcool finendo sempre per strada e perciò rischiano di diventare un po’ più problematiche, nel senso che controllano meno gli impulsi, arrivano per esempio più ubriache, ma ci sono sempre state” – sottolinea Papini - “Invece, quelli che arrivano e riescono a passare non sono persone che causano problemi, più che altro hanno problemi loro, come piaghe ai piedi o sono stanchi per aver camminato tantissimo, ma non sono persone aggressive”. 

Elisa Colli

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