Il segretario provinciale del Pd Cristian Quesada, ospite dei nostri studi in via Schiva a Imperia per il 'Caffè Forte' di oggi, in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre parla della campagna elettorale in corso iniziata con non pochi ‘mugugni’ da parte dei dem del Ponente per il difetto di territorialità nelle candidature che non vedono nelle liste esponenti locali e dei temi sui quali punta il suo partito sia a livello nazionale che provinciale.
“Questa campagna è puramente una delle più importanti degli ultimi anni, sicuramente è uno spartiacque tra chi vuole consegnare il Paese al centrodestra a guida sostanzialmente Meloni, quindi una guida più di destra e con poco centro, oppure all'altra parte ad una coalizione che ha governato in questi anni che ha cercato di mantenere quella che deve essere una stabilità necessaria per il funzionamento del Paese”.
“Noi abbiamo una serie proposte credibili, ma soprattutto realizzabili, diversamente da quelle dell’altra parte che rischierebbero di sfasciare completamente i conti dello Stato, potremmo fare l'esempio della cancellazione la legge Fornero. La flat tax sarebbe e iniqua, soprattutto per le fasce medio-basse. Noi abbiamo cercato di puntare su quelli che secondo noi oggi sono i problemi: il caro bollette che stanno facendo una strage di imprese e che sta mettendo a dura prova la tranquillità economica delle famiglie, così una tassa sugli extra profitti, poi alzare il salario minimo inaccettabile il fatto che ci siano persone che lavorano per tre o quattro euro l'ora”.
Sui temi del territorio il Pd punta su infrastrutture, raddoppio ferroviario e Aurelia-bis in testa e, tra le altre, sulle problematiche del lavoro transfrontaliero.