Attualità - 31 agosto 2022, 07:11

Mobilità elettrica nell’entroterra, perché non si punta sulle colonnine per la ricarica di auto e biciclette?

Sulla costa e in centro città stanno nascendo punti di ricarica, ma le colline sono ancora scoperte

Mobilità elettrica nell’entroterra, perché non si punta sulle colonnine per la ricarica di auto e biciclette?

La mobilità elettrica ormai non è più fantascienza e per le strade del Ponente si vedono sempre più spesso auto, scooter e biciclette ad alimentazione ‘green’. Una scelta che ha anche una interessante chiave in ambito turistico nell’attrarre i vacanzieri nordeuropei sempre molto attenti ai nuovi sistemi di mobilità. Ma se mancano le infrastrutture diventa difficile essere competitivi sul mercato internazionale.

Se sulla costa e nei propali centri abitati stanno iniziando a ‘fiorire’ le colonnine di ricarica, alcune zone dell’entroterra sono ancora del tutto sprovviste. Solo alcuni piccoli Comuni lungimiranti hanno concretamente investito stringendo accordi con i fornitori, mentre altre amministrazioni sono ancora qualche passo indietro. Su tutte Imperia e Sanremo, senza dimenticare il ruolo cruciale della Provincia per le tante strade di sua competenza.

A Sanremo il consigliere comunale Umberto Bellini si sta facendo promotore con la provincia per stringere accordi con una delle aziende fornitrici in modo da portare i punti di ricarica nella zona di San Romolo.

Contare su un punto di ‘ristoro’ per il proprio mezzo elettrico sarebbe senza dubbio un incentivo per spostare nell’entroterra il turismo ‘green’ italiano e straniero. E se sulla costa gli accordi si sono trovati senza troppe difficoltà, perché non può essere lo stesso anche nell’entroterra?

Pietro Zampedroni

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