Dopo 42 anni di servizio, 35 dei quali a Ventimiglia, è tempo della pensione per il commissario capo della Polizia Ferroviaria Sergio Moroni.
Indossata la divisa nei primissimi anni ’80, ha proseguito la sua carriera prima a Vicenza e poi a Napoli; dopo una breve tappa a Bologna è arrivato in Liguria lavorando in diverse località per poi mettere radici a Ventimiglia dal 1987 a oggi.
Nella città di confine ha fatto i conti con i primi movimenti migratori, a partire dai curdi sino ai più recenti arrivi dal Nord Africa.
“Quando sono arrivato mi è subito piaciuta la destinazione e mi sono affezionato - dichiara ai nostri microfoni Moroni - non porterò con me il ricordo di qualche episodio in particolare, ma mi rimarrà impresso tutto il lavoro legato al fenomeno delle migrazioni partendo dai curdi negli anni ’80. Ho visto passare tante storie, tanta disperazione ma anche tanta gioia nel cercare di andare avanti. Sono aspetti che mi sono rimasti impressi”.
“Mi rimarrà dentro aver vissuto quelle esperienze - conclude Moroni - ti rendi conto che fuori dalla porta il mondo è diverso”.