Cervo, parcheggio maggiorato di 50 cent se si paga con il bancomat? Il sindaco Cha: "Solo un malinteso, siamo vittime del burocratese"

“Valore incremento tasto Pos €0,50”: questa scritta riportata sui vari parcometri cittadini ha gettato nel panico turisti e residenti di Cervo. Dopo il clamore suscitato in tutta Italia dalla gelateria di Sanremo che aveva affisso un cartello in cui si informavano i clienti dell’aumento di 50 centesimi, al costo di coni e coppette se si voleva pagare con bancomat o carta di credito, dal piccolo borgo del dianese sono giunte diverse segnalazioni per un presunto trattamento discriminatorio, e anche contrario alla legge, nei confronti di chi voleva pagare la sosta attraverso i circuiti elettronici.

“È solo un malinteso, non è scritto in modo chiaro”, ci spiega il sindaco Lina Cha che per venire a capo della questione ha compiuto tutte le opportune verifiche confrontandosi con gli uffici e il settore della polizia locale.

“Siamo vittime del burocratese, sottolinea il primo cittadino. In effetti la frase è ambigua e può generare confusione, ma il pagamento con il bancomat non viene ‘sanzionato’ con una maggiorazione di 50 centesimi. Si fa solo riferimento alla circostanza che si possono pagare con il circuito elettronico solo importi frazionabili in 50 centesimi quindi ad esempio si possono pagare 1 euro, 2 euro, 2 e 50, ma no 3 euro e 20”.  

“Questa modalità di pagamento è gestita dalla società che cura il servizio e, però, conclude Cha, ad oggi comunque non permette di usare il bancomat o le carte per una serie di problemi in via di risoluzione”.

Nessuna maggiorazione quindi per chi vuole pagare con la carta il parcheggio, ma comunque l’azienda che gestisce la sosta dovrebbe prevedere anche i pagamenti non frazionabili per 50 centesimi altrimenti chi vuole parcheggiare solo per un’ora alla fine è costretto a pagare 2 euro, quindi 20 centesimi in più, rispetto a chi inserisce le monetine.