Eventi - 13 luglio 2022, 07:14

Sanremo: ieri sera Gad Lerner ai Martedì Letterari "L'Europa unita è l'unica speranza di salvezza dai totalitarismi" (Foto e Video)

“Vedo che si battono tutti i record, anno dopo anno, delle spese militari. Quest’anno si sono fatte spese iperboliche ancor prima della guerra in Ucraina e, quando si riuniscono i vertici militari stabiliscono che ne servono altre. Credete davvero che, prima o poi, qualcuno non li usi?”

Sanremo: ieri sera Gad Lerner ai Martedì Letterari "L'Europa unita è l'unica speranza di salvezza dai totalitarismi" (Foto e Video)

Teatro dell’opera del Casinò di Sanremo con tanto pubblico, ieri sera per la presentazione del libro del giornalista e scrittore Gad Lerner, con ‘Noi Partigiani. Memoriale della Resistenza italiana’ (Feltrinelli), volume curato con Laura Gnocchi.

Insieme a Marzia Taruffi, curatrice dalla rassegna, anche il Dott. Gustavo Ottolenghi e la Prof.ssa Francesca Rotta Gentile mentre, per l’Amministrazione comunale era presente l’Assessore Silvana Ormea. Un racconto corale di malinconia ma anche di felicità, che riporta alla luce i valori civili fondamentali che oggi dobbiamo difendere. Un grande romanzo collettivo di formazione di un soggetto fragile e inestimabile: la nostra Costituzione democratica.

“Alcuni considerano ‘Partigiani’ una parolaccia  - ha detto Gad Lerner -  perché vuol dire essere di parte. Ci sono dei momenti in cui fare i ‘neutrali’, significa solo fare i furbi e vedere cosa ti conviene per il ‘dopo’. Andare a sentire i partigiani, quelli che hanno scelto, credo possa essere un codice di comportamento e un esempio per noi che, oggi, siamo chiamati a scelte molto difficili tra una guerra, una pandemia e una siccità. Pensando a quei ‘ragazzi’ che da giovanissimi hanno scelto da che parte stare, mi fa rivalutare la parola partigiani”.

Analizziamo un po’ la situazione mondiale del momento che, come ha detto lei, è davvero difficile: “Vedo che si battono tutti i record, anno dopo anno, delle spese militari. Quest’anno si sono fatte spese iperboliche ancor prima della guerra in Ucraina e, quando si riuniscono i vertici militari stabiliscono che ne servono altre. Credete davvero che, prima o poi, qualcuno non li usi?”

Tra tre anni saranno 80 dalla fine della guerra. Tornano ai partigiani. Molti dicono che inizia un po’ a svanire il ricordo. Lei cosa ne pensa? “A me fa piacere che il 25 aprile disturbi e divida, perché è stato davvero uno ‘spartiacque’, se si pensa come è cambiata l’Italia tra il ’45 e il ’48. Noi ora abbiamo una politica lentissima nei suoi cambiamenti mentre ai tempi abbiamo avuto la liberazione dalla dittatura, il voto alle donne, il passaggio dalla monarchia alla repubblica e una costituzione democratica. Cose che confermano che la guerra l’avrebbero vinto americani e inglesi ma, senza un movimento partigiano e un esercito di popolo, quei cambiamenti non li avremmo avuti”.

Il futuro è l’Europa unita sul piano politico ma anche per mantenere la pace? “L’unione dei paesi europei è l’antidoto e il contrario del nazionalismo, che è una malattia terribile. Oggi non si può più dire fascismo, ma lo vediamo riproporsi come una pianta infestante da più parti. Oggi Putin ne è il paladino, ma ne abbiamo anche più vicini a casa nostra e, quindi, l’Europa unita è la confutazione delle differenze tra le nazioni ed è la nostra unica salvezza possibile”.

Gad Lerner è nato a Beirut da una famiglia ebraica. Avvicinatosi al giornalismo grazie all’esperienza di ‘Lotta Continua’, ha collaborato a ‘Radio Popolare’ prima di entrare nella redazione de L’Espresso. Nei primi anni ’90 inizia la sua esperienza televisiva realizzando per la Raitre di Guglielmi due trasmissioni dedicate alla questione settentrionale: Profondo Nord e Milano, Italia. Chiamato da Ezio Mauro a La Stampa come vicedirettore nel 1993, collaborerà successivamente come inviato e editorialista con il Corriere della sera e in seguito con Repubblica.

Martedì prossimo alle 21, invece, sarà protagonista Veronica Pivetti, che illustrerà ‘Tequila bang bang’ (Mondadori). Letture scelte con Loredana de Flaviis della compagnia ‘Il Teatro dell’Albero’.

Carlo Alessi

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