La possibilità della creazione di un centro migranti si fa nuovamente concreta. Come una luce intermittente, scompare e riappare scatenando pensieri, polemiche e opinioni, spesso in contrasto fra loro.
In attesa del sopralluogo del prefetto Armando Nanei e della creazione di un nuovo punto presso l'area prescelta di Mortola, le idee, soprattutto dei partiti politici restano quelle, in disaccordo fra loro. A subire gli effetti della questione, oltre certamente agli stessi migranti, sono loro, i cittadini, tra i quali anche i commercianti ventimigliesi.
Durante gli ultimi anni hanno dovuto fare i conti con questo fenomeno che, in molti casi, ha minato l'esistenza di alcune attività commerciali e quindi le casse degli esercenti. Episodi a rischio per l'ordine pubblico hanno generato timori in particolar modo nelle zone “calde” come quella della stazione, luogo in cui, proprio qualche giorno fa è stata definitivamente chiusa dalla Questura, con revoca di licenza, l'attività all'angolo di via Hanbury, considerata ritrovo di soggetti pericolosi (la terza nell'ultimo anno), dopo le sospensioni provvisorie.
Abbiamo chiesto cosa ne pensano di tutto questo proprio ai commercianti, anche al cospetto dell'ipotesi centro migranti. Il loro pensiero si traduce nelle parole del loro rappresentante, il presidente Confcommercio Ventimiglia, Dario Trucchi: “Il centro di transito a livello umanitario è la soluzione migliore per salvaguardare tutte quelle persone che arrivano e hanno bisogno di essere aiutate e vogliono integrarsi e far parte di questo Paese. A Ventimiglia negli ultimi anni c'è stato un aumento di delinquenti, anche di delinquenza organizzata e queste situazioni vanno fermate. Per quanto riguarda il discorso di via Hanbury, dispiace anche per il gestore che aveva messo una guardia privata per cercare di limitare la situazione. È chiaro che se sono state riscontrate delle situazioni di pericolo per l'ordine pubblico, le forze dell'ordine devono prendere provvedimenti con quegli esercizi commerciali ma anche con gli altri in cui ci sono delle altre situazioni a rischio, il discorso è ampio”.
“Vediamo la strada da intraprendere - ha continuato Trucchi - Confcommercio è sempre molto attenta, abbiamo avuto diversi incontri con le forze dell'ordine, sempre sensibili alla situazione e mi hanno rassicurato sul fatto che sono sempre vigili. Ho molta fiducia in loro. Cerchiamo piano piano, non di risolvere un problema che è nazionale, ma quantomeno cercare una normalità e tranquillità che credo Ventimiglia si meriti”.
Per adesso non resta che attendere quale decisione verrà presa da parte delle autorità competenti per cercare di arginare una problematica d'entità nazionale e probabilmente mondiale, più che locale, che ha descritto vicende di violenza, talvolta purtroppo sfociate nel sangue e situazioni di degrado, non solo per la città, ma anche per la dignità di chi chiede aiuto o è costretto a patire le conseguenze imposte da questo fenomeno.