La Frandura e la Carpasina di Montalto Carpasio riceveranno la Denominazione Comunale d'Origine (o De.C.O.). Si parla da tanti anni di questo passaggio ma la Sagra della Frandura, in programma il 21 agosto a Montalto, ne sancirà ufficialmente l'introduzione.
La Frandura è tipica di Montalto, un piatto del XVIII secolo, quando cioè la coltivazione ed il consumo delle patate si diffuse nelle valli della Liguria e in modo particolare nella Valle Argentina. Sembra che la storia di questa pietanza sia da ricercarsi nel trovare un uso alternativo a quelle patate che venivano rovinate dai denti degli attrezzi dei contadini. Quindi per non sprecare questi tuberi si trovò questa ricetta che prevede la cottura al forno delle patate tagliate a fette sottili e amalgamate con la pastella. La Carpasina invece è tipica di Carpasio. Si tratta di pane d'orzo, un cereale alternativo, usato per ovviare alla penuria di grano e macinato rigorosamente a pietra. Un pane della tradizione contadina di consistenza dura e pertanto veniva bagnato con l'acqua per ammorbidirlo e poi condito con olio, pomodori, acciughe e basilico.
L'idea di istituire la DeCO appartiene alla ProLoco ed è stata subito accolta dall'amministrazione comunale. In questi anni, sono stati numerosi i passaggi burocratici necessari, fino ad arrivare al 28 maggio 2021 quando il consiglio comunale ha approvato il Regolamento per la tutela e valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali tipiche locali”, nonché il logo De.CO.. L'immagine scelta è l'unione dei due comuni, con i rami di lavanda, simbolo di Carpasio, a formare un cuore che richiamano a Montalto, paese romantico.
Oggi il Comune è dotato di un registro dove figurano i due prodotti della tradizione locale e soprattutto ingredienti e ricette. Un aspetto quest'ultimo determinante. Infatti la DeCO indica cosa si possa effettivamente definire Frandura o Carpasina e cosa non lo sia. Questo per porre rimedio a un problema riscontrato da tempo ovvero la presenza di piatti con questi nomi nei menù ma con prodotti, preparazioni o ingredienti che non hanno niente a che fare con l'originale.
L'adozione di piatti DeCO da parte del mondo enogastronomico, con la possibilità di inserirne la dicitura anche all'interno dei menù, sarà un valore aggiunto, di rispetto verso il territorio e la tradizione. Inoltre per il Comune una maggiore opportunità di promozione in chiave turistica queste due eccellenze.
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