Non si placano le proteste nel capoluogo per le nuove isole ecologiche. A sollevare gli scudi contro il Comune e la società De.Vizia ora sono i commercianti di piazza San Giovanni.
Dicono al nostro giornale Patrizia Pasqua della caffetteria bistrot San Giovanni e Luca Garesio della ‘Pasta Fresca’: “Pur avendo le isole ecologiche posizionate sul lato della Basilica, le nostre tessere non sono abilitate, quindi, dobbiamo andare fino in largo Viale, con dispendio di energia e di tempo”.
“Inoltre – sottolinea Garesio - in barba a quello che ci hanno detto, le nostre tessere funzionano solo nei tempi e nelle modalità di conferimento delle abitazioni private, quindi, dobbiamo accumulare rifiuti in negozio, il mio è di alimentari, col rischio di andare incontro a multe”.
“I nostri dipendenti sono costretti – rincara la dose Patrizia Pasqua - a fermarsi oltre l’orario di lavoro per trascinare i sacchi fino in largo Viale”. L’isola ecologica in questione (tra l’altro posizionata lungo il lato della Basilica e non fa certo un bell’effetto) poi presenta altri problemi.
“Non sempre la tesserina funziona, quindi, molti cittadini lasciano i sacchetti vicino ai bidoni e rischiamo di prenderci una multa noi”. E il Comune? “Dal Comune -rispondono Patrizia Pasqua e Luca Garesio - rispondono che ci avrebbero dotati di tesserina, ma non si muove nulla”.
In precedenza erano stati gli ambulanti del mercato di Oneglia a protestare per il posizionamento delle isole ecologiche, mentre viene continuamente rinviata l’attivazione nel centro di Porto Maurizio, ufficialmente per motivi tecnici.