Il matrimonio tra Comune di Sanremo e ‘Aura Energy’ non s’ha da fare. La giunta matuziana ha definitivamente chiuso la porta alla società torinese che nel 2020 si era fatta avanti per un ambizioso progetto di efficientamento energetico e ristrutturazione di villa Zirio.
Nell’estate di quell’anno la ‘Aura Energy’ presentò a palazzo Bellevue la proposta per l’installazione di pannelli fotovoltaici sulla villa, oltre alla ristrutturazione dello stabile e alla sistemazione di altri pannelli per la produzione di energia elettrica in valle Armea, sull’autosilo alle spalle del Mercato dei Fiori. Un ambizioso project financing del valore di 240 mila euro all’anno, poi lievitati a 275 mila dopo alcune valutazioni tecniche.
La proposta, come da prassi, era stata seguita da una serie di osservazioni che il Comune aveva formulato grazie alla consulenza dell’avvocato Giorgio Lezzi e del tecnico Marco Rossi, oltre alle indicazioni del RUP Danilo Burastero. Il fine ultimo dell’amministrazione sarebbe stato quello di sistemare a villa Zirio gli uffici del Giudice di Pace e di trovare spazio in valle Armea per il parcheggio dei mezzi della nettezza urbana.
A seguito delle osservazioni presentate dal Comune, però, la comunicazione con la ‘Aura Energy’ si è interrotta e, ad oggi, gli uffici tecnici di palazzo Bellevue non hanno ricevuto risposta. Motivo per il quale la giunta ha formalizzato la decadenza dell’interesse pubblico per l’operazione.
Inoltre, stando a quanto si legge sulla relazione dell’ing. Danilo Burastero, la proposta presentava diverse carenze e, anche sul piano dei finanziamenti, il Comune ha la possibilità di imboccare altre strade: “Si ritiene che la proposta abbia significative carenze tecnico-progettuali e di valutazioni preliminari (Soprintendenza, VV.F Provinciale, relazione antisismica) che comporterebbero rischi di aumento dei costi e di allungamento dei tempi di realizzazione. L’esborso richiesto al Comune si ritiene troppo elevato ed inoltre vi è la concreta possibilità di ottenimento di contributi per l’edificio in oggetto tramite i finanziamenti del PNRR, a costo zero sul bilancio dell’ente comunale. In ultimo, gli spazi della Villa Zirio, con la destinazione d’uso “giudici di pace”, sarebbero sovradimensionati rispetto a quanto attualmente previsto per gli stessi uffici giudiziari. In definitiva, pertanto, si ritiene opportuno valutare altre proposte, meno vincolanti dal punto di vista tecnico, per il riutilizzo della prestigiosa Villa Zirio”.
“L’amministrazione ha presentato richiesta di finanziamento per un bando di rigenerazione urbana per la progettazione di interventi a villa Zirio coerente con i principi del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza - conclude il documento approvato dalla giunta - si ritiene la proposta non meritevole di valutazione positiva in merito alla sua fattibilità tecnica e non rispondente al pubblico interesse”.