Politica - 30 aprile 2022, 12:55

Sanremo: 23 dipendenti della ristorazione al Casinò rimangono a casa, dure reazioni da Cgil e opposizione in Consiglio

Fulvio Fellegara: "Si conferma che il risparmio lo si fa sulla pelle dei lavoratori". Lombardi (FdI) "Non sfruttiamo le potenzialità online e del mercato francese"

Sanremo: 23 dipendenti della ristorazione al Casinò rimangono a casa, dure reazioni da Cgil e opposizione in Consiglio

Da domani cambia l’azienda che gestirà il servizio di ristorazione del Casinò di Sanremo e, sul fronte sindacale si alzano le barricate. Come era nelle previsioni saranno molti i dipendenti che fino a oggi lavoravano per conto di Elior che resteranno a casa.

“Ieri abbiamo fatto il passaggio formale e il risultato è decisamente peggiore di quello preventivato – ha detto il segretario della Cgil, Fulvio Fellegara – e si conferma che il risparmio lo si fa sulla pelle dei lavoratori. Sono infatti 23 quelli che resteranno a casa sui precedenti 35”.

Fellegara non le manda a dire nemmeno sull’azienda che ha preso in gestione il servizio di ristorazione, la bolognese Igea Group srl: “L’operazione è stata spacciata come elemento di qualità per rilanciare l’offerta nel Casinò, per aprire al territorio esterno e diminuire i costi. E poi è stato dato l’appalto a un’azienda costituita due mesi fa, con un capitale sociale da 10mila euro e fa di tutto tranne che la ristorazione. Sicuramente li misureremo sul campo, ma il curriculum dell’azienda non corrisponde all’impegno sulla qualità e il rilancio, millantati dal Casinò. Si rivela invece una mera operazione di riduzione dei costi, sulle spalle dei lavoratori”.

Una situazione, quella del servizio ristorazione del Casinò, che si riflette anche sul piano politico. Lo fa il Consigliere di opposizione Luca Lombardi, in riferimento a un ordine del giorno da lui presentato, proprio per il problema dei dipendenti: “Ne è stato fatto uno ‘a mano’ da parte della maggioranza, identico al mio – ha detto Lombardi – aggiungendo solo una piccola postilla. Il mio è stato bocciato, ne hanno presentato uno inserendo ‘per quanto possibile’ e poi se lo sono approvato”.

Il Consigliere di opposizione ha espresso estrema preoccupazione per la casa da gioco matuziana: “Ci sono tavoli che non guadagnano – prosegue Lombardi - e anche le slot sono a bagno. Che tutte le case da gioco tradizionali siano in difficoltà è vero, ma gli altri due Casinò italiani vanno decisamente meglio. Noi sfruttiamo poco o nulla l’online, che dovrebbe essere gestite decisamente meglio, sia in tema di promozione degli appuntamenti che nel gioco vero e proprio. Noi abbiamo un brand che potrebbe essere sfruttato meglio e ci sono anche molti domini che non sono di nostra proprietà, pur utilizzando il nome del Casinò di Sanremo. Mi sembra un intervento di marketing normale, che invece nessuno ha attuato”.

Secondo Lombardi, infine, il Casinò dovrebbe puntare molto di più sul mercato francese: “Oltre confine c’è una tassazione sulle vincite e, insieme al problema viabilistico che viviamo da tempo e che dovremo affrontare anche nei prossimi anni, potrebbe diventare fondamentale per alimentare gli afflussi della casa da gioco. Bisognerebbe aggredire molto di più quel mercato, come viene fatto ad esempio dal settore commerciale della città”.

Carlo Alessi

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