Politica - 26 aprile 2022, 08:57

Diano Marina: grido d'allarme per la ricettività sulle spiagge, intervento del gruppo 'Diano Domani'

"Vorremmo che l’Amministrazione, dopo due anni di pandemia e di norme che hanno disciplinato in maniera restrittiva l’utilizzo degli arenili non in concessione, tornasse ad offrire l’accesso alle spiagge libere a vantaggio di residenti e turisti."

Diano Marina: grido d'allarme per la ricettività sulle spiagge, intervento del gruppo 'Diano Domani'

“Comprendiamo e sosteniamo il grido d’allarme degli operatori della ricettività che faticano a trovar posto negli stabilimenti balneari per i propri clienti, convinti come siamo e come abbiamo sempre sostenuto che ‘la qualità del nostro turismo è direttamente proporzionale alla valorizzazione ed al sostegno del comparto alberghiero’, tuttavia non crediamo che quella della limitazione degli arenili liberi sia la soluzione migliore”.

Interviene in questo modo il gruppo di opposizione ‘Diano Domani’, che prosegue: “Anzi, vorremmo che l’Amministrazione, dopo due anni di pandemia e di norme che hanno disciplinato in maniera restrittiva l’utilizzo degli arenili non in concessione, tornasse ad offrire l’accesso alle spiagge libere a vantaggio di residenti e turisti. Ci riferiamo in particolare alla zona a levante del molo delle tartarughe ed alla zona ‘ex camandone’ che nell’ultima stagione balneare sono state occupate con lettini e ombrelloni dalla Gm ‘pigliatutto’ (la prima) e dall’associazione sportiva che organizza il Windfestival (la seconda)”.

“Sarebbe consono - sostengono i consiglieri Francesco Parrella e Micaela Cavalleri - con la normativa regionale vigente, e rispettoso delle esigenze di tutta la nostra clientela di ospiti. Auspichiamo che il Comune si adoperi quanto prima, in vista dell’ormai imminente stagione estiva, con l’affissione della cartellonistica aggiornata presso gli arenili liberi e ne consenta l’utilizzo senza che la società partecipata o qualche associazione di amici possa continuare a lucrarci sopra impedendo, di fatto, l’utilizzo di un’area demaniale che, per definizione, dovrebbe essere di tutti. Vorremmo poi conoscere come l’Amministrazione ha ottemperato all’ordinanza del Tar che imponeva lo scorso marzo che ‘entro 30 giorni’ venisse individuata un’apposita area demaniale destinata ai cani”.

“Come risolvere la carenza di posti per gli alberghi? Arrivare alle porte dell’estate – terminano - con questo problema e senza un’idea risolutiva denota una volta di più la mancanza di organizzazione e di programmazione da parte dell’Amministrazione che avrebbe, se veramente volesse sostenere la categoria, per mezzo ad esempio delle spiagge in concessione a Gm, la possibilità di accontentare le strutture ricettive prima ancora di offrire tutta la loro disponibilità al libero mercato. Ma ci vorrebbero appunto una programmazione ed anche un coraggio oggi ancora sconosciuti a Palazzo”.

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