Il vicesindaco Giuseppe Fossati, in assenza del primo cittadino Claudio Scajola bloccato in casa dal virus, il prefetto Armando Nanei, le autorità civili e militari cittadine e i rappresentanti delle associazioni di partigiani, insieme a tanti concittadini, questa mattina, a Imperia hanno celebrato in piazza della Vittoria la ricorrenza del 25 Aprile, la Festa della Liberazione. A officiare la celebrazione religiosa al campo è stato il parroco di Cristo Re, don Gianpiero Serrato.
L’orazione ufficiale è stata a cura del professor Vittorio Coletti. Toccante momento di raccoglimento davanti al monumento ai Caduti.
“Finalmente, dopo due anni di limitazioni per la pandemia-ha detto Fossati - siamo tornati a manifestare in modo sostanzialmente pieno con la giusta solennità che l'evento merita. Dispiace che non fosse presente il sindaco Claudio Scajola perché purtroppo come sapete ha contratto il virus. Per me è stato un grande onore sostituirlo e rappresentare la città a un evento così importante. Credo fermamente che questa sia una festa che debba diventare sempre più una festa di tutti al di là delle divisioni politiche. Poi i fatti tragici e veramente drammatici che stiamo vivendo e che sta vivendo in particolare l'Ucraina alle porte, ho detto, del nostro Paese, sostanzialmente, perché alle porte dell’Europa, quindi anche dell'Italia. Riportano di grande attualità i valori del 25 Aprile, la resistenza alla l'occupazione, la libertà la democrazia il fatto che a volte questi principi che diamo per scontati vanno conquistati vanno conquistati e vanno difesi anche con l'estremo sacrificio. La guerra ha reso molto attuale il tema anche in modo veramente drammatico”.
“Oggi c’era una ragione in più per celebrare questa ricorrenza, per sperare che resti e diventi sempre di più una festa popolare, una consapevole partecipazione a un evento che è lontano nel tempo ormai, ma che conserva un’attualità che purtroppo anche fatti tragici si incaricano di rinnovare, di riproporci la battaglia per la libertà e per l’indipendenza dei popoli non finisce mai, purtroppo. Speravamo che fosse finita almeno in Europa. E, invece, vediamo che c'è ancora bisogno di ricordare quello che abbiamo avuto e di batterci per quello che si deve ancora avere”, ha sottolineato il professor Coletti.
Gli studenti Liceo classico 'De Amicis’ di Imperia Arianna Giaccheri, Alyssa Ricciardi e Gabriele Calzia si sono incaricati di leggere alcuni brani a tema.