L’ansia, considerata sempre più una “malattia moderna”, complici uno stile di vita frenetico, ritmi serrati a lavoro, preoccupazioni, in una parola sola: stress...
Una reazione di difesa del nostro organismo, che si attiva inconsciamente, quando ci troviamo di fronte – spesso a livello immaginario – ad una situazione di pericolo.
L’ansia può colpire chiunque e può far scaturire una reazione psicologica - in certi casi provoca una vera e propria reazione fisica e sproporzionata, gli attacchi di panico.
Le cause scatenanti sono soggettive ma comunque riconducibili alle nostre paure o difficoltà: un esame in vista, un evento traumatico improvviso, eccessivo carico di lavoro, etc...
Da non sottovalutare la sensibilità soggettiva di ogni individuo e la sicura interiore, ma anche predisposizione genetica, chi soffre di ansia spesso ha genitori/parenti che ne soffrono.
Possiamo raggruppare le cause principali in fattori :biologici, ereditari e psicologici.
Sintomi tipici dell’ansia
Le manifestazioni possono essere varie e divise in 2 grandi macro categorie: sintomi fisici e sintomi cognitivi.
I sintomi che con più frequenza si manifestano sono per lo più cognitivi: umore a terra e leggera depressione, difficoltà a prendere sonno e dormire – che possono peggiorare in sensi di depersonalizzazione ed apatia o sensazioni di vuoto mentale.
Tra i sintomi fisici troviamo i tremori e le palpitazioni, anche un senso di nausea – che possono sfociare in dolore, per lo più toracico o mal di testa.
I rimedi contro l’ansia
In passato come oggi, si ricorre molto velocemente a prescrivere farmaci a base benzodiazepinica – lo xanax o il valium per intendersi – per contrastare efficacemente l’ansia.
I farmaci funzionano ma un utilizzo poco coscienzioso, può portare ad una facile dipendenza, da considerare anche il fatto che gli effetti collaterali di un uso prolungato sono molti e tra l’altro, provocano assuefazione, si è costretti ad aumentare sempre di più il dosaggio.
Proprio per evitare gli spiacevoli effetti collaterali, spesso si ricorre a rimedi naturali alternativi, che chiariamo fin da subito non vi sono prove concrete di un reale funzionamento e conviene sempre la consultazione del proprio medico/naturopata.
Tra i vari rimedi naturali vi è la canapa – sempre più persone si avvicinano a questo rimedio alternativo- sono anni infatti che la cannabis detta impropriamente “light” quindi a basso se non assente contenuto di THC è presente sul mercato.
Troviamo spesso l’olio di CBD, un olio arricchito con un cannabinoide che non ha alcun effetto drogante, ma porta numerosi benefici per l’organismo.
Calmare l’ansia con l’aiuto del CBD
La pianta di canapa, nella versione legale, ad alto contenuto di CBD è tornata alla ribalta piuttosto recentemente – le ricerche sono molte ma c’è ancora molta strada da fare.
Secondo una recente ricerca medica il cannabidiolo è efficace contro l’ansia, riducendo anche velocemente la tensione emotiva e l’agitazione.
Tra i prodotti di cannabis reperibili sul mercato che hanno una notevole efficacia e sicurezza nella quantità di cannabidiolo, si consiglia l’olio di CBD.
Ne esistono di varie tipologie, trattasi del risultato di estrazione della pianta, in cui i cannabinoidi vengono concentrati e poi miscelati in oli vegetali per facilitare l’assorbimento dall’organismo.
L’olio di CBD aiuta a trattare facilmente i sintomi dell’ansia, basterà mettere alcune gocce sotto la lingua- efficace contro l’ansia e le palpitazioni, anche contro gli attacchi di panico.
Abbiamo sentito il team knapios– dove il loro esperto di canapa ci ha descritto meglio come il CBD riduce i sintomi dell’ansia:
La canapa è un ansiolitico naturale per eccellenza e l’utilizzo non comporta controindicazioni rilevanti. La canapa come la lavanda, altro ansiolitico naturale, sono piante che possiedono, a seconda delle varie genetiche, una buona quantità del terpene chiamato mircene: una molecola con ottime proprietà rilassanti in particolare per le cellule neurali.
I cannabinoidi, come il CBD, agiscono sull’ansia come i farmaci benzodiazepinici, direttamente su specifici recettori in particolare il neurotrasmettitore GABA – la sostanziale differenza è nel campo d’azione:
I farmaci hanno un’azione ad ampio spettro, efficaci ma rendono difficile individuare, anche da parte di esperti, la vera scatenante del problema e trovare una terapia capace di affrontarla e risolvere il problema alla radice. La canapa invece agisce solo nei punti fuori equilibrio, rendendo così più facile e mirato il lavoro di uno psicoterapeuta nel trovare la fonte del malessere.
Secondo una ricerca americana è possibile la riduzione dell’uso delle benzodiazepine in pazienti che usano cannabis – tanto da riuscire, nel tempo, a dimezzare il dosaggio giornaliero di farmaci, semplicemente integrando la cannabis, con i prodotti e dosaggi consigliati dal medico.
Non rimane che valutare l’olio di CBD come un rimedio alternativo agli attacchi d’ansia.