Un grande grido di dolore e una forte richiesta d'aiuto parte dalla comunità ucraina della provincia di Imperia. Solo nel capoluogo i residenti, di origine ucraina, sono 126 ma la comunità più consistente è sparsa tra Sanremo e Ventimiglia, per un totale di quasi 800 persone che vivono stabilmente da almeno due generazioni. A Sanremo sono oltre 300. Nella città di confine invece, 63 e a Bordighera 45.
La dimostrazione della loro unione è arrivata ieri sera durante la manifestazione che si è svolta a Imperia, in piazza De Amicis. Non è stata solo un'iniziativa rivolta a chiedere, come sta avvenendo in tutto il mondo, la pace e il cessare le armi bensì è stato un momento in cui il popolo ucraino ha ribadito la propria sovranità popolare e anche le mancanze che l'Europa ha avuto nei confronti non solo del loro paese, ma soprattutto nell'aver coscientemente lasciato agire la Russia di Putin.
"Nel 2022 è inaccettabile e inammissibile vedere queste immagini di guerra che per fortuna possiamo far vedere anche agli altri tramite i social. Il dolore che stiamo vivendo - dice al nostro giornale Yevheniya Lysohor, portavoce della comunità ucraina imperiese e pianista che vive a Sanremo, non è nato nella notte tra il 23 e il 24 febbraio, ma risale a molto tempo prima".
"Il 5 dicembre 1994 è stato firmato il memorandum di Budapest, ci spiega, e secondo questo memorandum l’Ucraina, la Russia, gli Usa e l’Inghilterra hanno stretto un accordo in cui esplicitamente l’Ucraina, che era il terzo paese al mondo come consistenza delle armi nucleari si è impegnata a smaltirle per avere in cambio la sicurezza dei confini. Ma ciò come ben vedete non è accaduto. Nel 2014 abbiamo avuto il grande dolore della Crimea che - ci tiene a sottolineare, è sempre stata una repubblica autonoma".
"La Russia ci chiede la demilitarizzazione e denazificazione, ma chi può garantire che non lo faranno con altri paesi?, evidenzia. Non è un ragionamento sano nel 2022. Non c’è nessuna prova con cui si può dire che il popolo ucraino è un popolo nazista".
"Poi arriva la questione Donbass (la regione ucraina che chiede l'annessione alla Russia ndr). Dove sono i paesi che hanno assicurato questo memorandum? Perché non stiamo agendo secondo la legge internazionale? Siamo fortunati ad avere tutto il sistema legislativo e ribadiamo che lo stesso è pronto ad essere usato. Noi chiediamo solo giustizia e il rispetto degli accordi fatti. Facciamo finire questa guerra, muoiono tantissime persone ed è inaccettabile".