l Comune di Badalucco punta ad acquistare Palazzo Boeri per farne il Museo Grace Mary Crowfoot, dedicato ai reperti di Tana Bertrand. Un'idea ambiziosa che passa dal bando cultura del PNRR.
Il sindaco Matteo Orengo, ha portato un primo studio di fattibilità all'attenzione della Fondazione San Paolo. L'obiettivo è riuscire ad accedere ai fondi necessari per concretizzare il progetto. 1.6 milioni di euro, questa la somma che stando alle prime stime della amministrazione, dovrebbe essere sufficiente per acquisire l'immobile, recuperarlo con lavori di ristrutturazione e realizzare le sale espositive.
"Palazzo Boeri è un monumento nazionale, un palazzo di pregio di Badalucco che oggi appartiene ai privati e si trova in una situazione di abbandono e necessita di un intervento di ristrutturazione. - spiega Matteo Orengo, sindaco di Badalucco - Questo come tutti i palazzi storici è sottoposto a vincoli particolari, una condizione che talvolta mette in difficoltà i proprietari, sia per i costi da affrontare che per le pratiche burocratiche da rispettare. La nostra idea è di acquisire il Palazzo per renderlo fruibile alla comunità".
In prima battuta l'amministrazione non aveva valutato la possibilità di acquisire il palazzo per farne un museo. "Il bando cultura del PNRR ci ha fatto ragionare sulla opportunità di poter coniugare due discorsi che fino a questo momento erano distinti. - racconta il sindaco di Badalucco - Da un lato volevamo far ripartire gli scavi su Tana Bertrand, con l'intenzione di creare un museo, anche attraverso il dialogo da tempo avviato con l'Ashmolean Museum di Oxford. Questa importante realtà oggi è in possesso di tanti reperti provenienti da Tana Bertrand, alcuni esposti altri semplicemente catalogati. Dall'altro lato però volevamo anche acquisire il palazzo in centro paese per metterlo in sicurezza e dargli una funzione".
"Così abbiamo pensato che si potesse provare ad acquisire il palazzo e usare questo spazio per farci il Museo. - prosegue Orengo - Palazzo Boeri può diventare un polo culturale. Al suo interno gli spazi e le superfici a disposizione permettono anche la realizzazione di una sala congressi da usare per incontri pubblici, presentazioni, corsi formativi e momenti culturali e perché no, anche celebrare matrimoni. In più, sfruttando l'area esterna si potrebbe realizzare anche un caffè letterario. Le idee ci sono e siamo fiduciosi anche sulla fattibilità dell'opera. Crediamo che il museo debba essere primario in questo progetto ma allo stesso tempo dobbiamo fare in modo che sia autosufficiente. Non possiamo pensare che si sostenga solo attraverso il pagamento di un biglietto ma anche tramite attività collaterali, con il coinvolgimento di altre realtà del territorio con le quali ci stiamo già iniziando a rapportare per vedere se ci possa essere un interesse ad avviare futuri accordi di collaborazione qualora riuscissimo ad acquisire il Palazzo".
Il museo sarà dedicato alla memoria di Grace Mary Crowfoot, un'archeologa che tra il 1908 e il 1909 fece uno scavo su Tana Bertrand, rinvenendo la maggioranza dei preziosi reperti umani e animali, oggetti appartenenti a corredi funebri, punte di frecce in selce e molto altro. "Ci sono tantissimi reperti che oggi non vengono neanche esposti. Pensiamo che si possa trovare un modo per averli in prestito per esposizioni temporanee, andando così a mostrare al pubblico anche oggetti fino ad oggi mai esposti. Il progetto del Museo potrebbe avere una ricaduta importante sul paese in termini culturali per la comunità ma anche in chiave di offerta turistica" - sostiene il sindaco.
Quali sono i prossimi passaggi? "Per il momento siamo agli albori ma i tempi sono stretti. Il 15 marzo dovremo avere pronta una progettazione definitiva, dal punto di vista architettonico con le spese esatte che comporterà questa operazione. In quel modo potremo fare richiesta d'accesso ai finanziamenti. - conclude Orengo - Prima di questo momento però ci sarà un incontro pubblico. Parleremo di Tana Bertrand e del progetto del Museo ai Martedì Letterari del Casinò di Sanremo. Presenteremo il saggio sulla tana di Bertrand con Ito Ruscigni. Bisogna iniziare a parlare e far conoscere questo progetto per far si che quante più persone possibile ne comprendano l'importanza e le potenzialità che non riguardano solo Badalucco ma tutto il territorio".