Ci sarà un'amara sorpresa nelle buste paga di molti italiani da gennaio 2022. Per molti è saltato il bonus 100 euro, ex bonus Renzi: il contributo economico accreditato direttamente in busta paga, che consentiva un trattamento integrativo pari a 1.200 euro netti annui.
Sono infatti state modificate le soglie di reddito per accedere al beneficio.
La misura è stata prorogata, ma il nuovo sistema delle aliquote Irpef previsto dalla legge di Bilancio ha infatti ridotto a 15.000 euro il limite di reddito complessivo necessario per ottenere il trattamento integrativo pari a 1.200 euro netti annui.
Una novità non da poco, considerando che fino al 31 dicembre 2021 era riservato a una platea ben più ampia: ai contribuenti con un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro.
Dunque, a chi spetta?
I lavoratori dipendenti che non superano un reddito annuo di 15.000 euro continueranno a ricevere per intero i 100 euro.
Per i lavoratori dipendenti con un reddito annuo compreso tra i 15.000 e i 28.000 euro, invece, il bonus 100 euro sarà calcolato come differenza tra imposta lorda e detrazioni spettanti, ma non potrà superare i 1.200 euro l'anno (e potrà anche essere ridotto).
Per accedere all’agevolazione non occorre fare domanda. Il bonus, infatti, viene riconosciuto in via automatica agli aventi diritto dai sostituti di imposta, ed è accreditato direttamente in busta paga.