Intervento di 'Imperia al Centro' in merito all'installazione delle pietre di inciampo volute dall'amministrazione comunale in occasione del Giorno della Memoria.
“Tre anni dopo Imperia ha i propri inciampi nella memoria - scrivono da 'Imperia al Centro' - “Inciampo: qualsiasi ostacolo che impedisca, intralci o ritardi il movimento e, con valore astratto, qualsiasi cagione d’arresto e di ritardo”. Questo vuole essere l’opera dell’artista tedesco G.Demnig che posò a Colonia, in Germania, la prima pietra d’inciampo. Un ostacolo concettuale alla quotidianità, posto di fronte all’ingresso dell’abitazione del perseguitato, che esorti a ricordare un passato tragico ma tutt’altro che irripetibile.
Un passato che ha riguardato anche Imperia, che pagò il proprio pesante tributo. Furono 50, come riportato negli archivi storici, gli uomini e donne deportati dalla nostra città nei campi di concentramento e 19 non fecero mai più ritorno. Con la posa della prima pietra in ricordo dell’unica donna imperiese deportata, Elena Caterina Moraglia, Imperia ha finalmente un segno forte e discreto in memoria di una tragedia senza tempo”.
“Come 'Imperia al Centro' ci teniamo a ringraziare il consiglio comunale, che tre anni fa votò all’unanimità la nostra proposta, e i componenti della commissione toponomastica e gli uffici comunali, che con paziente ricostruzione hanno riconsegnato un’identità a coloro cui fu strappata nei lager nazifascisti e restituito un nome a chi fu ridotto a numero” concludono dall'associazione.