“Vogliamo sperare che l’attuale amministrazione continui sulla strada intrapresa, a cominciare dalla riqualificazione della seconda parte di via Cascione, plastico esempio, rispetto al primo tratto, di cosa comporta nei fatti la differenza di visione della città, per continuare poi in altre zone, quali il centro storico onegliese, a potenziare la cultura urbanistica di una città più vivibile e che guarda al futuro”. Il direttivo cittadino del movimento politico ‘Imperia di tutti, Imperia per tutti’ ritorna sulla querelle della Ztl di via Cascione e chiede che tutta la principale arteria portorina diventi isola pedonale.
Non manca, però, una stoccata al vicesindaco Giuseppe Fossati che dall’opposizione nel 2016, aveva avversato la scelta della giunta Capacci e che oggi ha duellato sulla pagine del nostro giornale col capogruppo della lista civica di ispirazione socialista Roberto Saluzzo a proposito delle nuove aperture collegate, secondo Idt ai benefici indotti dall'isola pedonale.
“Non ci aspettavamo di certo -prosegue il direttivo - che Giuseppe Fossati desse atto del nostro contributo alla realizzazione della pedonalizzazione di via Cascione e della giustezza della nostra posizione. Si sa, in politica, in pochi riconoscono i meriti altrui, ma la sua replica alle osservazioni puntuali e incontestabili del capogruppo di ‘Imperia di tutti’ trattandosi pur sempre di una nota del vicesindaco con delega all’Urbanistica, riteniamo necessiti di un commento. Fossati, mescolando capra e cavoli, in una lunga e ondivaga dissertazione, ribadisce le tesi da lui sostenute all’epoca della battaglia per la pedonalizzazione (quando sedeva sui banchi dell'opposizione) in surreale dicotomia con quanto portato avanti, in continuità con la giunta Capacci, dalla stessa amministrazione di cui egli oggi fa parte. Quasi non si fosse reso conto di stare nella squadra che governa la città” .
“Risulta invero difficile ribattere a chi, ancora oggi, si paragona orgogliosamente all’ultimo giapponese, figura retorica che, com’è noto, rappresenta chi, fuori dal tempo e dallo spazio, continua a combattere guerre ormai terminate da anni. Fossati conferma con ciò di non aver compreso che la ‘guerra; della pedonalizzazione è per fortuna finita da tempo. Ma dei tanti passaggi dell’intervento del vicesindaco due in particolare confermano un modo di pensare che vogliamo ritenere isolato nel panorama politico cittadino”.
“Fossati ribadisce quanto sostenuto anni fa riprendendo con malcelato orgoglio il suo virgolettato dell’epoca, che citiamo pari pari: ‘è noto che le isole pedonali hanno un senso ed una giustificazione in aree urbane caratterizzate da poli di attrazione commerciale, turistica storica culturale e necessitano di specifiche condizioni viabilistiche e adeguati parcheggi. Tutti elementi che oggi mancano’. Un modo di pensare arcaico che cozza contro la logica e la realtà perché è vero, invece, l’esatto contrario: gli esercizi commerciali aprono se vengono determinati e realizzati corretti e adeguati contesti urbani (quali nel nostro caso in primis la pedonalizzazione) e non viceversa. La pianificazione urbanistica si sostanzia infatti in un'attività di programmazione, attraverso la quale l'Ente pubblico propone lo sviluppo, non lo insegue. Con il Puc in itinere speriamo non ci sia confusione su questo assioma”.
“Fossati, inoltre, ridimensiona la positiva novella delle nuove prossime aperture, ragione dell' ottimistico intervento del nostro consigliere capogruppo Roberto Saluzzo. Ci chiediamo, dopo due anni di Covid che hanno stremato i commercianti, quale entusiasmo potranno avere oggi questi nel leggere la nota di Fossati. Quale iniezione di fiducia potranno gli esercenti ricevere dalle parole del loro vicesindaco? Non disponendo di solidi argomenti e in difetto di coerenza logica, Fossati, secondo un modo obsoleto di fare cattiva retorica, introduce poi un argomento, che non riguarda l’oggetto del contendere, evidentemente al puro scopo di screditare gli interlocutori: le elezioni provinciali. Tema il quale, oltre ad essere del tutto inconferente, invero ci offre l'occasione di confermare che il nostro movimento, seppur non partecipando direttamente con i suoi esponenti, non si è sottratto dal supportare una lista che ha, perfettamente in linea con i nostri principi, sostenuto un’altra battaglia valoriale con coerenza, lealtà e coraggio partecipando alla competizione senza infingimenti ma mettendoci la faccia, le idee e i progetti. Una lista con candidati che, senza accettare facili e opportunistiche posizioni di comodo, si sono dimostrati fieri, come l’ultimo dei mohicani che Fossati dileggia, quando invece, ricordiamolo, combatteva una guerra tanto vera quanto giusta”.
“Auspichiamo infine che l'analisi di Giuseppe Fossati possa anche servire, a contrariis, per chi ancora avesse dei dubbi nel comprendere quanto la strada intrapresa sia giusta. Nel breve-medio periodo, cinque anni con buona pace del nostro che evidentemente li considera un tempo lunghissimo, nonostante il Covid e la crisi, sono bastati per vedere concreti segnali di rilancio di via Cascione, grazie ai commercianti e ad una guida amministrativa che responsabilmente ha dato continuità ad un progetto. A differenza del vicesindaco quando gli altri fanno cose che riteniamo ben fatte il riconoscerlo crediamo sia atto non già di piaggeria, ma di onestà intellettuale”, conclude il movimento di ispirazione socialista.