Sono giorni di grande tensione e timori più che evidenti sull’asse Sanremo-Roma per la 72ª edizione del Festival della Canzone Italiana. Quella che doveva essere l’annata del ritorno alla normalità, rischia di essere una sgradita replica del 2021 o, almeno, così sembra.
Dalla Città dei Fiori le associazioni di categoria hanno chiesto a gran voce il rinvio a marzo, ipotesi che la Rai sembra voler ignorare senza possibilità di trattativa. Voci dall’ambiente romano lasciano trapelare il ‘no’ convinto a uno scenario già visto lo scorso anno. Quindi, sempre stando alle indiscrezioni, l’organizzazione sarebbe disposta a un’altra edizione ‘silenziata’ senza pubblico (o con le presenze in sala decisamente ridotte) e senza eventi collaterali in città. Da vedere anche il destino del decreto 'Festività' che vieta fino al 31 gennaio gli eventi di piazza. E la partenza del Festival 2022 è fissata per il giorno successivo.
La differenza sostanziale con il 2021 sarà l’apertura dei locali cittadini, rimasti un anno fa con le serrande abbassate per via della decisione presa all’ultimo minuto dal presidente Giovanni Toti. Scenario spettrale che non si dovrebbe ripetere.
Certo è che, senza pubblico in sala e senza eventi collaterali, (non dimenticando la quantità di contagi a Ponente) l’appeal turistico della manifestazione sarebbe a dir poco compromesso. Così come, senza esitazione, la Rai continua a proporre in tv lo spot del prossimo Festival con Amadeus che si addentra in un teatro Ariston posticcio e gremito.