Sono state confermate le previsioni sulle presenze turistiche del Capodanno a Sanremo. Come avevamo anticipato negli ultimi giorni del 2021, il 30% delle camere negli alberghi che sono stati aperti, sono rimaste vuote.
Molte le strutture, anche quelle più grandi come Londra, Royal, Miramare e altre, non hanno aperto per gli ultimi giorni dell’anno e i numeri non sono stati particolarmente elevati. Moderatamente soddisfatti gli operatori del settore, facendo ovviamente il raffronto con l’anno scorso, quando le strutture erano chiuse e i turisti non potevano arrivare, a causa delle restrizioni dettate dal Covid.
Quest’anno alberghi, ristoranti e bar erano aperti e, anche se i fasti del 2019 sono stati ben lontani, per lo meno la città ha vissuto un po’ di più la notte. Quasi tutte le seconde case hanno riaperto e la conferma è arrivata nel pomeriggio del 31, quando alcuni supermercati hanno addirittura contingentare gli ingressi dei clienti, che erano pronti agli acquisti per il cenone di fine anno, da consumare tra le mura domestiche.
Anche l’impossibilità di organizzare manifestazioni e concerti ha decisamente stoppato l’arrivo dei turisti e non si può nemmeno fare il classico raffronto con la montagna e la neve, visto che il virus è stato il vero responsabile dello stop ai clienti. Sul piano alberghiero la conferma di un netto calo di arrivi c’è anche sul mancato ‘ricambio’ dopo Capodanno. Due anni fa, infatti, i primi turisti sono arrivati già il 26 dicembre e, dopo i festeggiamenti di fine anno c’è stato l’arrivo di altri, che hanno approfittato del ponte con la Befana.
Quest’anno, invece, già da questa sera le strutture si presentano semi vuote e, anche se c’è quasi un doppio ponte quest’anno a cavallo dell’Epifania, le prenotazioni sono davvero poche. Tra gli albergatori c’è un po’ di preoccupazione, visto che dopo le feste si potrà contare quasi esclusivamente sul Festival: “Anche se non possiamo certo confrontare lo scorso anno – ci ha detto Silvio Di Michele di Federalberghi – non sarà facile arrivare ad aprile. Negli anni buoni il ‘grosso’ del Capodanno e il Festival ci aiutavano a sopperire al cuscinetto della primavera, che comunque vedeva molte manifestazioni. Quest’anno non avremo nulla. Speriamo di poter fare un’altra estate come quella della 2021, di più non possiamo fare”.
Per quanto riguarda ristoranti e bar la ‘musica’ è stata la stessa: pensando all’anno precedente i gestori non possono certo lamentarsi, visto che erano chiusi. Ma è chiaro che i numeri non sono stati quelli del 2019. Guardando in giro per la città i locali erano abbastanza pieni e, anche sul porto i molti ristoranti aperti hanno fatto accomodare molti clienti addirittura all’aperto.
“Abbiamo salvato il Capodanno, grazie agli arrivi dell’ultimo giorno, che sono andati a sopperire le disdette nei locali arrivate prima di Natale a causa dei contagi. Rimane una moderata soddisfazione, solo ed esclusivamente se facciamo il raffronto con l’anno scorso quando eravamo chiusi. Ma, ovviamente, non è stato un Capodanno esaltante sul piano degli incassi”.
Queste le parole del presidente di Confcommercio a Sanremo, Andrea Di Baldassare, che ha commentato il Capodanno appena trascorso. Secondo i dati dei gestori di bar e ristoranti il calo rispetto al 2019 è stato del 40%, ma i commercianti sono comunque soddisfatti di come è andata, proprio pensando alle chiusure del 2020. “Lo stato d’animo è discreto – termina - ma il Capodanno è stato come un sabato ‘normale’. Visti i dati di Natale c’era proprio la preoccupazione che il Capodanno fosse peggiore. Ora speriamo nel weekend dei saldi”.
Quest’anno ha ‘vinto’ sicuramente il Capodanno a casa che, per molti ha significato cenone in famiglia mentre per altri è stato invece un San Silvestro targato Covid, visto che in molti lo hanno passato in quarantena. Anche stamattina, seppur i numeri sono decisamente inferiori ai giorni scorsi, erano molti infatti i residenti del comprensorio che hanno dovuto fare un tampone alla stazione di Taggia. Una situazione che, purtroppo, tenderà ad accentuarsi visti i numeri che registriamo in questi ultimi giorni.