Esposto dei condomini di via della Bea 2 a Diano Marina contro la realizzazione dei campi da paddle di via Cà Rossa autorizzati dal Comune. Una quindicina di proprietari anche di seconde case, abitanti e residenti dello stabile tutelati dall’avvocato Sergio Biondino del foro di Milano che è anche tra i primi firmatari, hanno preso carta e penna e hanno scritto a procura della Repubblica, al sindaco di Diano Cristiano Za Garibaldi, all’Arpal, ai carabinieri della locale stazione, ai consiglieri comunali di minoranza denunciando l’inizio dei lavori, “senza aver avuto alcuna informazione in merito” “nel territorio confinante con il nostro condominio nel campo in erba di via Cà Rossa".
“Notiamo -proseguono - che sono in via di ultimazione sono 2 campi da paddle nei pressi del muro di recinzione e, quindi, vicinissimi al nostro condominio in spregio ad ogni principio di buona fede. Peraltro, inspiegabilmente essendo il terreno di via Cà Rossa enorme”.
“Il paddle è uno sport che consiste nel colpire una pallina con una racchetta producendo notevole rumore, ma nessuno nel condominio è stato informato dal Comune a mezzo di assemblee e manifesti dell'intenzione di autorizzare la costruzione di più campi di paddle. Questa attività non è stata adeguatamente progettata e non vi sono adeguate distanze per proteggere dal rumore i cittadini che vivono nelle adiacenze delle nuove costruzioni. Ad opera ultimata, per la natura dell'attività esercitata, si produrrà un notevole inquinamento acustico, un traffico di auto che causerà un danno agli abitanti di tutta la zona”, si legge nell’esposto.
“Tanto premesso - concludono gli abitanti - esortiamo alla verifica di tutti i titoli autorizzativi relativi all'opera, che produrranno un rumore costante e quotidiano, senza alcuna o modesta utilità sociale per i residenti e i proprietari di edifici circostanti. Se riterrete legittima l’attività vi esortiamo, altresì, a un intervento immediato finalizzato alla maggior limitazione possibile dei rumori prodotti dall'attività sportiva”.