Attualità - 13 ottobre 2021, 15:07

Green pass obbligatorio anche per dipendenti di bar e ristoranti, Calvi (Fipe) lancia l’allarme: “Molti addetti ne sono privi e devono essere sostituiti”

In vigore da venerdì, problemi nelle mense di Rsa e case di riposo. Nel mirino dei no vax i locali che chiedono il green pass, scattano le contromisure

Green pass obbligatorio anche per dipendenti di bar e ristoranti, Calvi (Fipe) lancia l’allarme: “Molti addetti ne sono privi e devono essere sostituiti”

Dal 15 ottobre scatta l’obbligo di green pass in tutti i luoghi di lavoro, quindi anche per i dipendenti di bar e ristoranti, mentre per i clienti che consumano al tavolo all’interno lo è già dall’estate scorsa.

Ma sono molti anche in provincia di Imperia gli addetti del settore che non si sono vaccinati e che non vogliono fare i tamponi. L’allarme lo lancia il presidente provinciale di Fipe Confcommercio Enrico Calvi: “Si tratta di personale che deve essere sostituito e, da una prima stima, il numero appare consistente. Questo non solo in bar e ristoranti, ma anche presso mense di Rsa e case di riposo gestite da aziende nostre associate. Stiamo raccogliendo i dati in queste ore”. 

Secondo quanto previsto dal decreto i lavoratori  sprovvisti di green pass a lavoro vengono considerati assenti ingiustificati e viene loro sospesa la retribuzione. In particolare, nei bar e ristoranti con meno di 15 dipendenti, dal quinto giorno di assenza ingiustificata il dipendente viene sospeso ‘per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabili per una sola volta, e non oltre il termine del 31 dicembre 2021. Il lavoratore mantiene il posto di lavoro e non incorre i sanzioni disciplinari.

Per chi lavora, eludendo i controlli, nei bar e ristoranti senza green pass scatta la multa che va dai 600 ai 1.500 euro così come per coloro che addetti alla verifica non la effettuano e che possono incorrere in multe dai 400 ai 1000 euro.

Saranno i datori di lavoro a dover controllare e potranno anche incaricare un soggetto esterno alla verifica. Ma nel caso in cui sono gli stessi datori di lavoro a lavorare all’interno dei bar e ristoranti i controlli sono affidati alle Forze dell’ordine che già possono controllare il green pass degli avventori. 

Altro problema che il settore deve affrontare in queste ore è quello dei no vax che cercano di colpire  tramite recensioni negative sul web i ristoranti che chiedono il green pass, come previsto dalla legge. L’ 'aggressione 'avviene via social sui profili del ristorante sulle piattaforme specializzate attraverso, appunto, recensioni negative che deindicizzano l’attività nei motori di ricerca.

Stiamo cercando a livello nazionale di affrontare questo problema chiedendo la cancellazione di recensioni negative collegabili con gli attacchi dei no vax e no green pass”, conclude Calvi.

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Diego David

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