Il dibattito in consiglio comunale di Sanremo, dopo l’intervento di apertura da parte del sindaco Alberto Biancheri, ha evidenziato duri scontri verbali, con attacchi giunti dai banchi dell’opposizione sul tema di Casa Serena e della sua alienazione.
“Le parole del sindaco mi hanno ulteriormente allarmato – ha dichiarato Luca Lombardi capogruppo di Fratelli d’Italia - perché credevo che i passi illustrati fossero stati fatti da tempo e non adesso quando i buoi sono ormai scappati. Noi eravamo già contrari alla vendita della casa di cura perché ritenevamo che dovesse essere un servizio pubblico. Per un Comune come il nostro, con il suo bilancio, destinare 700 mila euro agli anziani era il minimo sindacale. Non ci pare poi una cosa normale che persone che avevano fatto un concorso per lavorare nel pubblico, oggi si trovino nel privato. Io ho visto in passato il PD fare le barricare su Villa Mercede e ora invece si è venduta Casa Serena con gli anziani dentro nessuno ha detto nulla”.
“L’atteggiamento ora è quello giusto – ha detto il consigliere di Liguria Popolare Andrea Artioli, in merito all’eventuale valutazione di revoca – Noi su questa pratica abbiamo sempre avuto uno sguardo attento e lo terremo sempre, per evitare scivoloni all’Amministrazione. Si potevano cercare margini di miglioramento, anche del 10%, ma non è stato fatto. Forse è stato ritenuto più facile darla al privato. Noi riteniamo invece che si potesse procedere diversamente”.
“Questa situazione dimostra l’inefficienza dell’Amministrazione – ha esordito il capogruppo di Forza Italia Simone Baggioli – Si arriverà al punto che non ci saranno più cose da vendere. I costi di Casa Serena ci sono sempre stati, ma una migliore organizzazione avrebbe evitato questo risultato. Speriamo il sindaco non riesca a vendere anche il clima che permette a Sanremo di avere un turismo di persone anziane, con opportunità economiche che non possono essere perse. Migliorare l’ospitalità degli anziani è un valore aggiunto”.
“Di questa situazione, assessore Pireri, bisognava accorgersene prima – ha detto il capogruppo della Lega Daniele Ventimiglia - Se un ospite non si può muovere per una settimana perché non c’è il personale necessario, si paralizza. E’ folle vedere la fisioterapia chiusa. Quando si ha a che fare con anziani e bambini non bisogna avere fretta e studiare bene le pratiche. Queste sono problematiche di cui bisognava accertarsene prima, invece siamo arrivati ai problemi di oggi. Con un bilancio di 150 milioni si possono anche perdere 700 mila euro sul sociale. E’ una cosa di sinistra e lo dice uno della Lega !”.
Per la maggioranza ha parlato per primo Marco Viale di Sanremo al Centro: “Se nel 2019 era una necessità alienare Casa Serena, nel 2021 dopo il problema del Covid è diventato un obbligo – ha spiegato - I 7 milioni di euro persi in 10 anni potevano essere spesi da questa Amministrazione o dalle precedenti per costruire una scuola, parcheggi sotterranei o realizzare tante cose per la città, invece sono stati buttati via. Durante le riunioni in Commissione nessun consigliere di opposizione ha detto nulla sui lavoratori nelle cooperative. Gli unici sono stati quelli di maggioranza che hanno inserito specifiche tutele. Vedo quindi un po’ di strumentalizzazione in questa difesa dei lavoratori”.
“Era prevedibile trovarci qui a parlare di questa situazione – è intervenuta Federica Cozza di Fratelli d’Italia - Questa non è stata una vendita ma una svendita. Noi ci siamo sempre dichiarati contrari. Non si è tenuto conto di nulla, dai pazienti al valore sociale. Aver previsto nell’accordo il passaggio de lavoratori comunali alla ditta privata è a mio parere una cosa non conforme alla normativa vigente”.
“Se l’Ente non approva il bilancio tutti i servizi pubblici vengono messe a rischio – ha preso la parola per la maggioranza Lorenzo Marcucci – Si sarebbe andati a creare un danno ad una situazione già drammatica. Se non avessimo alienato Casa Serena il bilancio non sarebbe stato chiuso. Anche gli ospiti e gli stessi lavoratori ne avrebbero avuto conseguenze”.
“Se si andasse a revoca – è intervenuto nuovamente il sindaco Alberto Biancheri - dovrà essere fatta una task force per trovare le risorse, quindi anche l’opposizione sarà chiamata ad indicare dove andare a tagliare per garantire questi servizi”.
Sempre per la maggioranza è poi intervenuto Eugenio Nocita: “I 7 milioni è stato detto che potevano essere spesi per altre opere, io invece ritengo che sono stata la spesa migliore che il Comune potesse fare perché sono serviti a migliorare le condizioni di Casa Serena – ha detto riferendosi all’intervento del collega Viale – Ad oggi la cosa più pressante sono le condizioni dell’immobile che un Comune non può sopportare, questa è stata la motivazione che ha portato all’alienazione. L’idea di affidare la gestione di persone ultra fragili a esperti del settore è vincente, ma devo anche dire che questi super esperti in questi giorni hanno evidenziato qualche carenza. Mi auguro che prima dell’aggiudicazione gli uffici abbiano fatto dei sopralluoghi per verificare il lavoro di questa società in altre strutture, affinchè l’affidamento non si basasse solo su fattori economici”.
“Il profitto cercato è a vantaggio della città di Sanremo, per evitare di andare a toccare altre cose e quindi le tasche dei cittadini – ha precisato Mario Robaldo – Noi abbiamo l’obbligo di tenere in considerazione tutta la città ed i suoi abitanti”.