Attualità - 30 agosto 2021, 18:02

Sanremo: il presidente di Regione Liguria in visita ai profughi dell'Afghanistan, Toti "Finita quarantena saranno ricollocati secondo modello Sprar"

Il governatore ha voluto portare la vicinanza di Regione al personale di Croce Rossa e all'Esercito che presso la base stanno gestendo questa situazione di emergenza umanitaria.

Le immagini dal soggiorno militare di Sanremo

Le immagini dal soggiorno militare di Sanremo

"Coloro che via via non sono più in quarantena saranno collocati secondo un sistema modello Sprar e quindi troveranno una loro sistemazione".

E' quanto spiegato dal presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti al termine della visita al soggiorno militare di Sanremo dove sono ospitati 206 profughi portati in salvo dall'Afghanistan con la presa di Kabul da parte dei talebani. Il governatore ha voluto portare la vicinanza di Regione al personale dell'Esercito e della Croce Rossa di Sanremo che in collaborazione con il comitato regionale stanno gestendo questa situazione di emergenza umanitaria presso la base militare matuziana. Hanno partecipato alla visita anche l'assessore regionale Gianni Berrino, il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, il presidente della croce rossa matuziana Ettore Guazzoni, i rappresentanti dell'esercito e di ASL 1 imperiese. 

IL VIDEO ALL'INTERNO DEL SOGGIORNO MILITARE 




"Era il minimo venire a ringraziare l'Esercito per l'ospitalità che dà a queste persone che sono state collaboratori in una terra che vive un momento di seria difficoltà e gli amici della Croce Rossa che se li sono presi in carico con la straordinaria efficenza di sempre e con umanità. - ha sottolineato il presidente Toti al termine della visita - Persone che sono scappate con poco più di quello che avevano addosso. Questa è una struttura di assoluta eccellenza per la logistica e qualità personale".

Un futuro incerto attende queste famiglie arrivate a Sanremo all'alba del 23 agosto a bordo di 5 pullman. Da quel momento i profughi sono rimasti confinati all'interno del soggiorno militare di via Lamarmora nel rispetto della quarantena obbligatoria contro il Covid che finirà da mercoledì. In queste ore grazie ad ASL 1 imperiese e ai mediatori culturali, i profughi saranno vaccinati. 

LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE GIOVANNI TOTI



"Speriamo che queste persone vengano ricollocate. Stamani la nostra azienda sanitaria ha cominciato le vaccinazione per coloro  che non sono stati già vaccinati in Afghanistan. - ha spiegato Toti - Molti lo sono perchè collaboravano con missioni internazionali o la nostra  ambasciata che aveva già provveduto a un primo giro e in alcuni casi anche alla seconda dose di vaccinazione. Prima che lascino questo posto se non lo sono saranno vaccinati almeno con la prima dose in modo che possano essere messi in sicurezza loro e tutti coloro con cui entreranno in contatto". 

"Rispetto ad altre ondate di immigrazione fronteggiate da questa regione questa è del tutto particolare. Non solo per la gratitudine. - aggiunge - E' scontato che le accoglieremo nel numero che sarà necessario ma anche perchè sono nuclei famigliari. Sono famiglie composte con livello di educazione molto alta, spesso parlano italiano e chi non parla italiano parla perfettamente un'altra lingua straniera. Quindi stiamo parlando di persone ovviamente che non stanno cercando di ricongiungersi con la famiglia altrove o ragazzi che tentano la fortuna ma sono persone scappate da una situazione  di reale pericolo e hanno bisogno di rifugio". 

 

I profughi verranno presto ricollocati altrove ha spiegato il presidente di Regione Liguria. "Quando andranno via questi ne arriveranno altri perchè il centro di Roccaraso è molto pieno di persone. Questa è una struttura che si presta a questo genera di screening è evidente che andranno sistemati con un sistema modello sprar e piano piano dovranno trovarsi uno status di rifugiati con tutti i diritti che questo comporta. - conferma Toti - Su questo non credo ci sia alcun dubbio. Dopodiché temo che molti di loro dovranno ricostruirsi una esistenza fuori dell'Afghanistan non vedo ahimè per quel paese un momento di serenità all'orizzonte, almeno nel breve periodo".  

Stefano Michero

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