Attualità - 07 agosto 2021, 18:44

Il 17 agosto a Montalto cerimonia per il 77° anniversario dell'eccidio nazi-fascista

"I bimbi no, lasciateli stare!", con queste parole Don Stanislao Barthus si oppose con le ultime forze all'intenzione di alcuni militari tedeschi di uccidere anche i bambini ospiti del ricovero in uso ai religiosi della Congregazione di Cristo Re di Imperia

(Nella gallery le immagini della commemorazione del 2020)

(Nella gallery le immagini della commemorazione del 2020)

Il 17 agosto, presso il Santuario di Madonna dell'Acqua Santa a Montalto (nel comune di Montalto Carpasio) si svolgerà la cerimonia del ricordo per l'eccidio nazi-fascista del 17 agosto 1944. In quella giornata presso il ricovero adiacente al santuario di N.S. dell'Acquasanta, un sacerdote, don Stanislao Barthus e un chierico, Mario Bellino, vennero trucidati da soldati tedeschi e italiani: secondo le testimonianze degli orfani che erano lì con loro, riuscirono a salvare i 13 bambini presenti in quel periodo al ricovero.

Si tratta del 77º anniversario e il programma prevede: alle 10, la Santa Messa celebrata da Don Giampiero Serrato della Parrocchia 'Cristo Re' di Imperia, insieme a Don Nuccio Garibaldi; alle 10.45, la benedizione del monumento ai Caduti; alle 11, il saluto delle autorità e gli interventi del magistrato Paolo Luppi, della presidente provinciale di ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia), del consigliere regionale Enrico Ioculano, del prof. Nanni Perotto (autore del libro "I bimbi no, lasciateli stare! il martirio del Santuario di. N.S. dell'Acquasanta") e del dott. Pierdomenico Carazzai. La cerimonia sarà accompagnata dagliinterventi musicali curati dal prof. Colombo Panizzi e Lorenzo Marazzano. 

I fatti del '44 nella loro verità storica sono contenuti nell'opera di Perotto pubblicata dall'ex comune di Montalto Ligure in collaborazione con l'Istituto Storico della Resistenza di Imperia.

Così il racconto di quel giorno nel manoscritto del parroco di allora: "17 Agosto. Giornata di terribile rappresaglia sulla popolazione di Montalto Ligure. Verso le sei del mattino i tedesco – fascisti sono già al passo di Vena. Dopo aver ucciso due persone a San Salvatore uccidono una dozzina di uomini e donne di Dolcedo. Sono presi nel sonno in una casupola nei pressi del Faudo, addetti al taglio del fieno che assicurati dal Prefetto non esservi più durante la fienagione scorrerie nei prati del Faudo si erano recati lassù. I Tedeschi scendono nella Regione Binelle ed Evria. Uccidono certo Ammirati Giobatta detto l’orso di circa 70 anni trovato per la strada carico di legni, così pure altro Ammirati Gio Batta (Bacò) di 72 anni ed un certo Brea Giorgio di 54 anni, trovato sulla porta che stava mangiando. Arrestano alcune donne che chiudono in una stalla ed alcuni uomini che poi rilasciano. Al Santuario dell’Acqua Santa uccidono dopo averli terribilmente bastonati e seviziati, i sacerdoti addetti a quell’istituto certo Bartus Stanislao e Bellini Mario, e incrudeliscono sui loro cadaveri facendoli rotolare a calci giù dalla strada. Spaventano suore e bambini, gettano all’aria ogni cosa in Chiesa e nella abitazione delle suore. Nei sotterranei della chiesa si sono nascoste molte persone che non vengono scoperte”.

Perotto nel suo libro ha cercato di dare voce a quei bimbi sopravvissuti. Il ricovero adiacente al Santuario di Montalto era stato dato in uso ai religiosi della Congregazione di Cristo Re di Imperia diventando uno dei centri di ospitalità degli orfani affidati alla Caritas e alla Congregazione di don Santino Glorio. All'inizio del '44 i bambini vennero trasferiti da Imperia a Montalto, sotto le cure di Don Stanislao. 

Don Stanislao Barthus e il chierico, Mario Bellino vennero uccisi perchè accusati di aver collaborato con i partigiani e furono selvaggiamente picchiati sotto l'occhi dei bambini che osservavano dall'edificio religioso. Come raccontato in una drammatica testimonianza emerse che in quel 17 agosto del 1944, il sacerdote si oppose con le ultime forze all'intenzione di alcuni militari tedeschi di uccidere anche i bambini ospiti della casa, con le parole che hanno dato poi il titolo al libro di Perotto. In quella giornata oltre ai due religiosi persero la vita altre 7 persone, 6 civili e 1 partigiano, soltanto a Montalto. Una giornata triste per tutta la vallata. 

Stefano Michero

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